Dopo la conquista dello scudetto la festa dei tifosi è appena iniziata: subito dopo la vittoria la prefettura stima che tra Napoli e provincia si siano riversate in strada un milione di persone. Lunedì invece, quando sul lungomare Caracciolo sfileranno due bus scoperti con i calciatori a bordo, sono previste almeno 200mila persone. Mentre martedì, come annunciato da Aurelio De Laurentiis, la squadra incontrerà il Papa a Roma.

 

La sfilata di lunedì

I dettagli della sfilata sono stati messi a punto in più riunioni: i bus con la squadra del Napoli campione d’Italia sfileranno dalle 15 sul lungomare, con i giocatori che sbarcheranno da una barca al Molo Luise per salire sui mezzi coi quali percorreranno un tratto di circa due chilometri e mezzo, che sarà transennato e presidiato da un dispositivo di sicurezza imponente, composto da un migliaio di uomini. Sono previsti almeno 200.000 tifosi a godersi la sfilata, di cui 150.000 sul lungomare e circa 50mila davanti a  quattro maxischermi sistemati in alcuni luoghi strategici: a largo Sermoneta, piazza  Sannazaro, piazza San Pasquale e via Partenope (all’altezza dell’ex  Università) – per consentire, anche a coloro che non riescono ad  accedere, di assistere alla sfilata.

Scuole chiuse per la sfilata

Lunedì, in occasione della sfilata dei due bus scoperti sul Lungomare del Calcio Napoli per festeggiare il quarto scudetto, come disposto nell’incontro in Prefettura alla presenza del sindaco, Gaetano Manfredi, ci sarà la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido, nel territorio della Municipalità 1. 

Martedì dal Papa

A sorpresa, secondo quanto riferito dallo stesso presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis, la squadra incontrerà a Roma Papa Leone XIV: “Martedì andremo dal Papa, non ho voluto dirlo prima ai ragazzi” ha detto il giorno dopo la conquista del quarto scudetto. 

I feriti durante i festeggiamenti

Durante la notte di festa – oltre ai danni a qualche monumento, come la Fontana del Carciofo, che è stata già ripulita e messa in sicurezza – diverse persone sono rimaste ferite o hanno avuto malori, nessuna in modo grave. Difficile fare una stima esaustiva, ma sembra che le persone che si sono rivolte ai pronto soccorso sono state 97, alle quali deve aggiungersi un decesso per incidente stradale. La maggior parte dei feriti ha riportato traumi e ustioni per i botti, c’è un ferito da arma da taglio, un altro che è stato investito, molti malori. Negli ospedali della città, dicono al 118, ci sono stati 8 codici rossi e 44 codici gialli. “Quasi tutte le persone che abbiamo portato in ospedale – ha detto Giuseppe Galano, direttore del 118 a Napoli – avevano delle bruciature da fuochi di artificio o intossicazione per i fumogeni usati per festeggiare, niente di grave”. 

La polemica politica

Ma proprio sui feriti si è sviluppata una polemica sulle parole di Gian Marco Centinaio, leghista e vicepresidente del Senato, che ha postato sui social: “120 feriti, aggressioni, rapine, pistole e coltelli. Qualcosa non funziona. E per fortuna hanno vinto, altrimenti sarebbe scoppiata la guerra civile”. Il sindaco di Napoli Manfredi ha replicato: “Credo ci sia stata qualche difficoltà di informazione. Non mi risulta che ci siano stati tutti questi feriti. Noi dobbiamo sempre parlare dei numeri. Siamo molto orgogliosi di essere napoletani e di come ci siamo comportati”. A sostegno delle parole del primo cittadino, il questore Maurizio Agricola ha riferito che nella notte ci sono state 9 rapine con 5 arresti in flagranza e dunque “la risposta c’è stata sia nella gestione dell’ordine pubblico che della sicurezza”. Parole a cui fa eco anche il prefetto Michele di Bari “È stata una grande festa di popolo, di comunità, capace di rafforzare i rapporti amicali tra le persone. Il dispositivo di sicurezza – ha affermato di Bari – si è dispiegato in maniera perfetta. La festa non è stata affievolita da qualche rapina, gesto inconsulto che rientra nell’ordinarietà di una città che ha visto i suoi cittadini protagonisti e che al 99% ha funzionato in maniera perfetta anche grazie all’idea di installare maxi schermi in altre 53 città della Provincia.”

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