Usava farmaci di origine asiatica ed est europea, il cui utilizzo, in Italia, non era stato autorizzato dall’Agenzia Italiana per il Farmaco millantando, inoltre, una falsa laurea in medicina estetica.
Una donna di 42 anni di origine russa è stata così arrestata per aver praticato, senza titolo, decine di interventi per correggere gli inestetismi del viso.
La finta dottoressa aveva fatto di una stanza della propria abitazione a Ponte San Pietro, Bergamo, il suo studio medico dove riceveva le pazienti attratte dai prezzi convenienti, pubblicizzate sui social network e sulle quali eseguiva infiltrazioni di tossina botulinica e filler di acido ialuronico.
È stato il personale della Stazione Carabinieri di Ponte San Pietro ad accorgersi dell’attività della donna e a segnalarlo ai colleghi del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità.
La perquisizione del finto studio medico ha portato al sequestro dell’abitazione e di centinaia di farmaci, di strumenti di lavoro, di agende e degli smartphone usati dalla sedicente dottoressa.
L’analisi dei contenuti dei telefoni ha rivelato i nomi di centinaia di clienti, i prezzi praticati e il fatto che l’indagata operasse anche in altre città italiane e anche all’estero.
Dalle conversazioni e dalle immagini trovate sono emerse molteplici lamentele da parte di donne che, a seguito dei trattamenti, avevano accusato effetti collaterali come inestetismi peggiori di quelli trattati, gonfiori, reazioni allergiche, lividi, addirittura lesioni.
In alcuni casi – talvolta su suggerimento della stessa finta dottoressa, che rilasciava giudizi diagnostici prescrivendo l’assunzione farmaci – le avevano portate a ricorrere a dottori fino al doversi recare al pronto soccorso.