La procura di Firenze ha aperto un fascicolo esplorativo sul “cubo” bianco e nero che svetta dal palazzo ultramoderno costruito al posto dell’ex Teatro Comunale in pieno centro di Firenze, dentro l’area Unesco. Il procuratore Filippo Spiezia ha aperto l’inchiesta senza indagati per accertare se sussistano reati. 

Secondo quanto emerge gli investigatori di polizia giudiziaria stanno raccogliendo elementi informativi più puntuali rispetto a quanto emerso finora nel dibattito cittadino per verificare eventuali violazioni alle norme edilizie e urbanistiche o altro.

L’ex Teatro Comunale era un edificio storico ottocentesco, abbattuto 4 anni fa, al suo posto è previsto un complesso di oltre 150 appartamenti di lusso destinati al turismo. Il “cubo nero” è un volume alto circa 29,87 metri, autorizzato dalle varie soprintendenze e commissioni paesaggistiche nonostante fosse considerato da molti cittadini e politiche una “ferita” visiva e un “ecomostro” antitetico allo skyline storico di Firenze.

Il progetto iniziale mostrava un edificio con una facciata dorata e luminosa, mentre la realizzazione definitiva presenta un rivestimento bronzeo tendente al nero, e scosta così dalle premesse e creando sconcerto e disapprovazione. Il dibattito si estende anche a questioni di trasparenza pubblica, iter autorizzativi e ruolo della politica nelle scelte urbanistiche, con accuse di predominanza degli interessi immobiliari e mancanza di controllo da parte delle istituzioni pubbliche.

Un sondaggio del quotidiano La Nazione indica che oltre l’80% dei votanti è critico verso il cubo, con il 65% che vorrebbe la demolizione.

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