Fisica in lutto per la morte di Renato Angelo Ricci, padre della spettroscopia nucleare in Italia

E’ scomparso questa notte, 5 dicembre a Padova, all’età di 98 anni il fisico Renato Angelo Ricci, considerato il padre della spettroscopia nucleare in Italia. 

Professore emerito all’Università degli Studi di Padova, Ricci ha dato un contributo straordinario allo sviluppo della fisica nucleare nel nostro Paese e alla storia dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dove ha ricoperto ruoli di grande responsabilità: è stato il primo direttore dei Laboratori Nazionali di Legnaro, vicepresidente dell’Istituto, e presidente della commissione nazionale INFN dedicata alla fisica nucleare. 

Ricci ha avuto incarichi di coordinamento anche oltre l’INFN, è stato infatti presidente della Società Italiana di Fisica (SIF) e della Società Europea di Fisica (EPS). 

Scienziato brillante e appassionato, ha pubblicato numerosi contributi nel campo della spettroscopia nucleare, della fisica degli ioni pesanti, della storia della fisica e della fisica interdisciplinare. 

A lui si deve l’arrivo in Italia, presso i Laboratori di Legnaro, del primo acceleratore elettrostatico di ioni pesanti: il TANDEM da 16 MV. 

E’ stato, inoltre, un generoso docente che ha accompagnato centinaia di giovani ricercatori e ricercatrici nel loro percorso di tesi. 

Per il suo eccezionale contributo alla crescita dell’Istituto, nel 2023 Ricci è stato insignito della Medaglia INFN, prestigioso riconoscimento conferito a figure che hanno segnato la storia dell’Ente. “Ho avuto il piacere di conoscere Renato Angelo Ricci quando ero un giovane ricercatore appena laureato e fin da subito ho capito di trovarmi di fronte non solo a un brillante scienziato, ma a una persona speciale,” ricorda Antonio Zoccoli, presidente INFN. “La sua visione e il suo contributo alla fisica nucleare hanno avuto un ruolo decisivo nello sviluppo dei Laboratori Nazionali di Legnaro e del nostro Istituto. Ma ciò che lo distingueva davvero era la sua attenzione verso i giovani e verso il lato umano della ricerca. Per me è stato sin dall’inizio un punto di riferimento, una guida che nel tempo è diventata un prezioso collega e amico. Ciao, Renato!”

“Da ricercatrice in fisica nucleare per me Renato Angelo Ricci è stato una grande fonte di ispirazione e un punto di riferimento importante durante i primi anni della mia carriera,” commenta Angela Bracco, presidente della Società Italiana di Fisica.

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