Sono 18 le persone ricoverate. Il morbillo si diffonde soprattutto nella comunità mennonita. 124 i casi confermati in nove contee. A gennaio erano poche decine. Un’epidemia che preoccupa perché il morbillo è una malattia respiratoria altamente contagiosa, con il virus che può sopravvivere nell’aria fino a due ore. I sintomi iniziali includono febbre alta, tosse, naso che cola e congiuntivite, seguiti dalla comparsa di un’eruzione cutanea caratteristica che inizia sul viso e si diffonde al resto del corpo. Sebbene molti pazienti si riprendano senza complicazioni, il morbillo può portare a gravi conseguenze, come polmonite e encefalite. Prima dell’introduzione del vaccino nel 1963, negli Stati Uniti si registravano tra i 3 e i 4 milioni di casi all’anno; oggi, sono meno di 200. Tuttavia, nel 2024, gli Stati Uniti hanno visto un aumento dei casi. Secondo le autorità questa improvvisa epidemia texana si diffonde soprattutto in zone dove l’incidenza vaccinale è bassa. Di fatto la prevenzione più efficace è proprio il vaccino trivalente MPR, morbillo, parotite, rosolia. L’epidemia statunitense non è così lontana e deve far riflettere anche sulla situazione italiana. Nel 2024, nel nostro paese sono stati notificati 1.045 casi di morbillo, un aumento significativo rispetto ai 44 del 2023, incremento attribuito proprio al calo delle coperture vaccinali anche in italia. Infatti oltre il 90% dei contagiati sono individui non vaccinati. La raccomandazione medica è sempre la stessa vaccinarsi per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge e prevenire la diffusione del morbillo.