Tagliata la prima forma del “nuovo” Puzzone. Un evento storico per il caseificio di Predazzo, che da solo fa l’80 per cento della produzione. Un formaggio più sicuro ma con le stesse qualità, assicura il presidente del caseificio Virginio Gabrielli. Anche per lui era il primo assaggio del Puzzone marchiato.
Mesi fa è partita la sperimentazione con il latte che viene scaldato a 64 gradi per 40secondi. Un processo che rischiava di compromettere la produzione o rendere il formaggio irriconoscibile.
Predazzo ha fatto da capofila per il consorzio Dop, buttando ettolitri di latte, come spiega Giampaolo Guaino, di Concast. La difficoltà è stata trovare i fermenti lattici giusti per avere un prodotto il più simile al tradizionale.
A inizio anno un bambino piccolo era finita in ospedale dopo aver consumato il Puzzone. Erano seguiti blocchi alla vendita e ulteriori controlli. Da qui le misure del ministero e il nuovo modo di produzione.
La responsabile della qualità Esther Riz ricorda però che il consumo rimane sconsigliato a bambini sotto i 10 anni e soggetti fragili.