La Procura di Verona ha aperto un fascicolo per indagare su Chico Forti: un detenuto del carcere veronese di Montorio in cui è rinchiuso anche il 65enne ex campione di surf, tornato in Italia dagli Stati Uniti per scontare l’ergastolo dopo 24 anni nelle celle statunitensi, ha riferito che Forti gli avrebbe chiesto di contattare qualche ‘ndranghetista per mettere a tacere Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e una terza persona. Lo riportano Il Fatto quotidiano e il Corriere della Sera aggiungendo che Forti, estradato a maggio con una condanna da scontare per omicidio, avrebbe promesso in cambio un aiuto una volta tornato in libertà.

La notizia sarebbe stata comunicata allo stesso Travaglio, lunedì scorso. Il direttore de Il Fatto Quotidiano è stato tra i più forti critici del ritorno in patria dell’ergastolano, titolando sul suo giornale “Bentornato assassino”. La Procura ha già sentito tre testimoni, fra i quali anche un secondo detenuto che ha assistito all’incontro di Forti con colui che avrebbe dovuto prendere contatto con la ‘ndrangheta. Al momento il fascicolo è contro ignoti perchè non è stato ancora individuato il reato.

Il capo della Procura, Raffaele Tito, ha confermato l’indagine a carico dell’ex imprenditore che aveva trasferito parte delle sue attività in Florida spiegando di aver “avvertito le istituzioni e sentito tutti i possibili protagonisti”. In particolare, sono stati informati il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, la Prefettura di Verona, il Tribunale di sorveglianza e la Dda di Torino. Informato anche il Garante nazionale dei detenuti, che ha fatto sapere di aver avviato accertamenti nei limiti delle sue facoltà su una vicenda che, se confermata, sarebbe molto grave.

LaPresse

Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli

La solidarietà a Travaglio e Lucarelli

“Massima vicinanza a Marco Travaglio e Selvaggia Lucarelli. Spero sia fatta immediata chiarezza su questa vicenda. Mi auguro che anche la presidente Meloni voglia vederci chiaro, con la stessa solerzia con cui si precipitò in aeroporto per tributare gli onori di Stato a Chico Forti” scrive sui social il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.

Solidarietà al direttore del Fatto e alla giornalista arrivano anche da Nicola Fratoianni, di Alleanza Verdi-Sinistra: “In attesa che la magistratura e le forze dell’ordine facciano piena luce sulla vicenda inquietante che coinvolge Chico Forti e i suoi rapporti nel carcere dove è rinchiuso, in queste ore la nostra solidarietà va a Marco Travaglio e a Selvaggia Lucarelli, persone che difficilmente si fanno mettere a tacere da chicchessia”.

Il movimento guidato da Angelo Bonelli e dallo stesso Fratoianni, tramite il capogruppo in Commissione giustizia alla Camera, Devis Dori, si spinge a chiedere al ministro Guardasigilli, Carlo Nordio, “di spiegarci se, mentre in carcere si continua a morire per suicidi, a Forti, condannato per un brutale omicidio, è garantito un trattamento privilegiato: gli sono stati garantiti altri favori?”.

 

Lui si dice “stupito, affranto e smarrito”

Enrico Chico Forti è “stupito, affranto e smarrito”, comunica l’avvocato Andrea Radice, legale del trentino detenuto a Verona. Radice ha incontrato il suo assistito poco dopo mezzogiorno durante un colloquio in carcere. “Ora la vicenda andrà approfondita, ma Chico Forti è caduto dalle nuvole nell’apprendere quanto riportato oggi dalla stampa” ha aggiunto l’avvocato Radice, commentando il fascicolo aperto dalla Procura scaligera. Il legale ora attenderà di prendere visione della documentazione su quanto sarebbe avvenuto nel carcere. Nessun commento sulla vicenda, invece, da parte della famiglia e dal comitato ‘Una chance per Chico’.

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