frana una sponda del fiume, l’onda travolge due barche

Il cedimento improvviso della sponda del fiume Ucayali, nel cuore dell’Amazzonia peruviana, ha provocato una tragedia nel porto fluviale di Iparia. Due imbarcazioni cariche di passeggeri (molti dei quali non registrati) sono state travolte dall’onda generata dalla frana.

Il bilancio ufficiale parla al momento di almeno 12 morti, tra cui tre bambini, circa 25 feriti e oltre 30 dispersi, anche se il numero esatto è ancora incerto: molte barche su questo tratto del fiume operano in modo informale e non registrano i passeggeri.

La frana si è verificata all’alba, intorno alle 4:20 locali, quando un tratto della riva è crollato all’improvviso facendo rovesciare le barche Rápido Oriente e Deo Rigo. Immagini condivise sui social media e rilanciate dai media locali mostrano scene strazianti con i familiari in preda al panico sulla riva, mentre bagagli galleggiavano nel fiume.

Le ricerche dei dispersi sono tuttora in corso: la marina peruviana ha inviato squadre specializzate, ma le operazioni risultano difficili per via della forte corrente, dei remolinos (i vortici tipici della zona), della stagione di piena e della nebbia che avvolgeva l’area al momento dell’incidente.

Secondo il capitano Jonathan Novoa, nove corpi sono stati finora recuperati. Le autorità lavorano con le famiglie riunite lungo la riva per stabilire quante persone siano ancora da rintracciare.
La maggior parte dei passeggeri proveniva da comunità indigene che vivono lungo l’Ucayali e utilizzano i battelli come unico mezzo di collegamento con i centri abitati.

Il COEN (Centro Nazionale delle Operazioni di Emergenza) ha attribuito l’evento all’“erosione della riva”, fenomeno frequente in questa stagione, quando il livello del fiume sale rapidamente.

L’incidente riporta l’attenzione sulla fragilità della navigazione in Amazzonia: solo quest’anno un’altra collisione sul Rio delle Amazzoni, a maggio, aveva causato vittime tra marinai e lavoratori fluviali. Nel 2024, sullo stesso Ucayali, sei persone erano morte dopo l’impatto con un tronco sommerso.

A Iparia, intanto, continuano le ricerche: famiglie e volontari percorrono la riva nella speranza di trovare superstiti, mentre le autorità si preparano a un bilancio destinato probabilmente ad aggravarsi.

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