Francesca Michelon è la figlia legittima di Stefano d’Orazio, il batterista dei Pooh morto nel 2020 per complicanze legate al Covid, e il testamento che vedeva come unica erede la vedova Tiziana Giardoni verrà revocato. A stabilirlo è una sentenza del Tribunale di Roma.
Si è concluso così il 9 aprile, il processo che ha messo un punto a una vicenda giudiziaria “iniziata nel 2014 presso il tribunale di Marsala perché seguiva la residenza, poi interrotta con la morte di Stefano D’Orazio e ripresa, infine, nel 2022 contro la vedova Giardoni, perché la legge prevede che le cause di accertamento di paternità possono essere riassunte nei confronti degli eredi. E in questo caso Giardoni è erede universale non essendoci altri figli”.
La donna, spiegano i legali, “non assumerà il cognome” D’Orazio “perché non essendo più una ragazza, ha 40 anni, quello che ha è un segno distintivo della sua personalità, inoltre non vuole approfittare di un cognome famoso”.
Per quanto riguarda la sentenza, coinvolge aspetti relativi, oltre all’accertamento della paternità, “anche al testamento, alla revoca in questo caso, e al risarcimento del danno esistenziale riconosciuto all’erede Giardoni che ammonta a 60mila euro perché segue tabelle specifiche. E’ una richiesta che in questo tipo di cause è prevista”. Poi “ci sono dei diritti di legge da portare avanti come i diritti d’autore”. Ma al momento Francesca Michelon è in vacanza all’estero, “dall’altra parte del mondo”, quando tornerà allora “si parlerà delle cose da fare”, spiegano i suoi legali.
Chi è Francesca Michelon
Francesca Michelon, 40 anni, originaria di Cittadella, è nata da una breve relazione tra la madre e l’ex batterista dei Pooh, che però non l’ha mai riconosciuta. I due si sono frequentati tra il 1983 e il 1984 quando il matrimonio della donna era in crisi.
“Mia madre, nel 2006, mi rivelò di aver avuto una relazione con il batterista dei Pooh, tra il 1983 e il 1984”, aveva raccontato la donna che, in base ai test del Dna disposti dai giudici romani, risulta essere figlia biologica di Stefano D’Orazio. Negi ultimi anni aveva ripetutamente chiesto di essere riconosciuta come tale, ma il musicista si era sempre opposto.