Scontri nel centro di Napoli tra forze dell’ordine e gli attivisti del corteo pro Palestina, organizzato in concomitanza con il G7 della Difesa. Il corteo, partito da piazza Garibaldi, ha attraversato gran parte di corso Umberto I diretto a piazza Bovio, dove era previsto il termine della manifestazione, secondo quanto stabilito dalle autorità di pubblica sicurezza.

All’altezza dell’incrocio con via Mezzocannone, però, gli attivisti hanno deviato improvvisamente il percorso, passando prima per via Mezzocannone e poi per il Decumano inferiore, raggiungendo via Sette Settembre e piazza Carità. 

Qui gli attivisti hanno tentato di proseguire lungo via Toledo con l’obiettivo di avvicinarsi a Palazzo Reale, dove sono in corso i lavori del G7, ma le forze dell’ordine hanno impedito il passaggio. Un gruppo di attivisti ha comunque tentato di forzare il blocco, ma è stato respinto dalle forze dell’ordine.

Dopo i momenti di tensione in piazza Carità con le forze dell’ordine, i manifestanti si sono diretti nuovamente verso il centro antico, lontani dalla zona interdetta al corteo, cantando cori come “polizia fascista, polizia assassina”, esposto un cartello con la scritta “Israele Stato assassino”.

Gli incidenti sono avvenuti in presenza di molti cittadini e turisti, anche stranieri, che hanno assistito increduli a quello che stava accadendo, senza tuttavia rinunciare a riprendere gli scontri con i telefonini.   I manifestanti rivendicano quello che a loro dire è stato un successo: “Più di 2000 persone – sostengono in una dichiarazione- in piazza a Napoli hanno violato il dispositivo di sicurezza imposto dalla Questura per dire chiaramente che il G7 della guerra non è il benvenuto. Una moltitudine determinata che con chiarezza ha detto che Napoli ripudia la guerra, il genocidio del popolo palestinese: Crosetto e i ministri del G7 a Napoli non passeranno. Le vostre guerre le ricacciamo indietro”.

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