“La guerra deve terminare”, dice il ministro degli Esteri Tajani, “Netanyahu sta sbagliando”, sostiene quello della Difesa Crosetto. Parole dette però fuori dall’aula che resta invece abbastanza vuota. Su Gaza passa la mozione di maggioranza. Nessun big interviene. Da Fratelli d’Italia si accusa la sinistra di “toni pro-Palestina”. “Siamo amici di Israele ma ora basta”, afferma Lupi di Noi moderati. 

Bocciata la mozione unitaria di Pd, 5 stelle e Alleanza verdi e sinistra che chiedeva tra le altre cose al governo di “riconoscere la Palestina quale Stato democratico” ma anche di “intraprendere con urgenza, nelle opportune sedi internazionali ed europee, ogni iniziativa utile volta all’immediata interruzione, nonché alla ferma condanna del Piano ‘Carri di Gedeone'” e di  “provvedere all’immediata sospensione dell’importazione degli armamenti dallo  Stato di Israele”. Con le opposizioni lo scontro è duro. La bandiera della Palestina appare in aula. Bonelli legge i nomi dei bambini morti. Affonda Elly Schlein: “Nessuna condanna per il criminale Netanyahu, nessuna sanzione e Meloni in silenzio. Ma è ora di alzare la voce contro il criminale Netanyahu” – afferma la segretaria Dem. 

Si fa la spola con la protesta delle associazioni fuori. Di sterminio da condannare parlano tutte le opposizioni. Giuseppe Conte mostra un tweet di Giorgia Meloni e poi afferma: “Di questi voltafaccia della presidente del Consiglio, questo su Gaza è quello più moralmente riprovevole”

 

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