La Corte d’Appello di Larissa, in Grecia, ha dato il via libera all’estradizione e alla consegna alla magistratura italiana, di Francis Kauffman, l’uomo di 46 anni di nazionalità americana, accusato del duplice omicidio di Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda. I corpi delle due vittime erano stati rinvenuti lo scorso 7 giugno a Villa Pamphili, a Roma. Kauffman era stato arrestato pochi giorni dopo in un ostello a Skiathos. 

L’estradizione potrebbe avvenire entro pochi giorni. Kauffman sarà interrogato non appena giungerà in Italia. L’accusa è di omicidio volontario aggravato. 

Sequestrati documenti al ministero della Cultura e acquisiti dai pm

Sono stati acquisiti questa mattina negli uffici della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del ministero della Cultura (Mic) i documenti relativi ai fondi pari a 863mila euro  in forma di tax credit per la realizzazione di un film ottenuti Kauffman. Tutta la documentazione è stata sequestrata dalla polizia  giudiziaria. I pm della Procura di Roma hanno affidato alla polizia il compito di  acquisire la documentazione relativa al film mai distribuito. Gli investigatori oggi si sono recati presso la direzione generale cinema e audiovisivo del Ministero per acquisire gli atti.

La ricerca degli effetti personali nel Tevere

Si cercano anche nel Tevere gli effetti  personali di Anastasia Trofimova e della figlia di 11 mesi Andromeda. Al  lavoro nelle ricerche, che interessano anche le banchine del fiume, ci sono i sommozzatori che stanno scandagliando in particolare l’area  intorno a Ponte Garibaldi: proprio in quella zona, nella vicina largo  Argentina, Francis Kaufmann, il 46enne americano ora detenuto in  Grecia con l’accusa di duplice omicidio aggravato, è stato visto lo  scorso 10 giugno con un trolley. Valigia che l’uomo non aveva più con  sé in aeroporto.

Intanto gli inquirenti, coordinati dal procuratore  aggiunto Giuseppe Cascini, hanno ascoltato il proprietario di un  appartamento a Campo de’ Fiori dove Kaufmann ha vissuto ad aprile con  la compagna e la figlia. L’uomo avrebbe riferito che dopo aver  ricevuto un acconto sono andati via senza saldare l’intero soggiorno.        

L’americano, ieri davanti ai magistrati greci e italiani, in  videocollegamento da piazzale Clodio insieme agli investigatori della  Squadra Mobile, non ha risposto alle domande avvalendosi della facoltà di non rispondere limitandosi a professarsi innocente.

Attesi nei prossimi giorni i  risultati degli esami istologici, disposti dalla Procura in seguito  all’autopsia eseguita presso l’Istituto di medicina legale  dell’Università Cattolica, che serviranno a chiarire le cause del  decesso. Fra le ipotesi quella che la donna, nata a Omsk, in Siberia,  sia stata soffocata.  

Il 3 giugno Kaufmann era stato protagonista di una lite violenta all’interno dello Starbucks di piazza San Silvestro, nel centro della Capitale. In quell’occasione, racconta il titolare dell’esercizio, Kaufmann aveva avuto una lite violenta con un altro uomo. È quanto emerge da una informativa dei carabinieri trasmessa alla procura di Roma. “L’aggredito aveva già un cerotto su una tempia”, ha riferito l’uomo ai carabinieri, sottolineando di aver chiesto a un dipendente di contattare alcuni poliziotti a Largo Chigi, a poca distanza. Tuttavia, gli agenti avrebbero risposto che erano impegnati in altro servizio e non potevano intervenire. 

Nel locale, insieme a Kaufmann, c’erano anche Anastasia, 28 anni, e la piccola Andromeda. Le telecamere interne hanno confermato la loro presenza. Dopo l’aggressione, l’uomo si sarebbe alzato tranquillamente, lasciando il locale in direzione piazza del Popolo con la compagna e la bambina.

L’uomo, che si era appropriato del nome Rexal Ford ma anche di quello di Matteo Capozzi, è detenuto attualmente in Grecia.

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