La ricandidatura del presidente della Toscana Eugenio Giani resta in bilico. Serve tempo per provare, come vorrebbe la segretaria del Pd Elly Schlein, a chiudere il cerchio sul campo largo anche lì. Questo perché, al momento, il Movimento cinque stelle è fuori dalla coalizione e, secondo il deputato Francesco Silvestri, il nome di Giani per arrivare ad un allargamento dell’alleanza “non è assolutamente la soluzione migliore”. Ma il Pd sa bene che la ricandidatura di Giani trova un ampio sostegno nel partito a livello regionale e una soluzione diversa, potrebbe dare vita a malumori importanti. L’altra sera il dossier Toscana sembra essere stato al centro di una telefonata tra Schlein e Conte. Prima Giani si era visto al Nazareno con la segretaria. Uscendo dice di essere ancora in pista. Per questo si parla di tempo, quello che potrebbe servire per far digerire “il boccone” ai pentastellati.
Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana (Ansa)
Il clima resta teso nel Pd
È stato “un incontro proficuo, segnato da una piena condivisione del quadro politico – ha scritto Giani – affido alla segretaria nazionale e al segretario regionale la guida del percorso politico. Da parte mia, ne rispetterò le decisioni e la conclusione”. Per la trattativa Toscana, l’immagine di un clima ancora nuvoloso l’hanno data la durata dell’incontro fra Schlein e Giani – quasi 4 ore -, le note distinte uscite alla fine – una di Giani, una di Taruffi e una del segretario regionale Fossi – e la passeggiata a due Giani -Taruffi, che è sembrata un modo per tenere a bada le dichiarazioni extra comunicati. “Ogni passo che compiremo nei prossimi giorni – scrive Giani – sarà condiviso, con quello spirito unitario che ha sempre contraddistinto il nostro lavoro”.

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca e Roberto Fico del M5S (@web)
15/07/2025
Le scelte campane
Sembra invece in via di definizione la partita campana, dove aumentano le quotazioni di Roberto Fico come candidato del centrosinstra: “Il presidente Conte ha avuto una posizione estremamente corretta” – ha detto il governatore campano Vincenzo De Luca, da sempre freddo nei confronti di Fico, commentando il suo incontro col leader del M5s – dicendo una cosa non scontata: “Prima di fare chiacchiere al vento bisogna iniziare a discutere di un programma”. Una dichiarazione che non stona a fianco di quella del deputato m5s Silvestri: sulla corsa in Campania “a breve avremo una risposta e, secondo me, sarà un’ottima risposta”.
Il governatore del Veneto Luca Zaia (@web)
15/07/2025
Nel centrodestra il caso Veneto
Nel centrodestra si attende invece il vertice di domani fra i leader di partito: la presidente del consiglio Giorgia Meloni per FdI, il vicepremier Matteo Salvini per la Lega e Antonio Tajani per Forza Italia. Con loro Maurizio Lupi leader di Noi moderati. Il nodo resta il Veneto, con il governatore uscente Luca Zaia che è tornato a ventilare l’ipotesi di una sua lista: “Ho sempre pudore a parlare delle ‘mie’ liste civiche – ha spiegato – ovvio che al tavolo nazionale anche questo sarà argomento di discussione”. Che è anche un “chi va là”. Perché “l’eventuale lista Zaia – ha ribadito – è rispettosa nei confronti di tutti coloro che non votano lega, che non votano centrodestra ma che comunque sarebbero disponibili a sostenere una candidatura”.
Mentre il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha chiesto un rinvio delle urne: “Per le Regioni che vanno al voto in autunno – ha spiegato – c’è il rischio di bilancio provvisorio. Bisogna rinviare di qualche mese le elezioni o fare una norma ad hoc”.