Giannini e Melato naufraghi nel mare delle differenze di classe- Corriere.it

«Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto» è stato il più grande successo di Lina Wertmüller (dopo il «Gian Burrasca» tv) e della coppia da lei inventata, voluta e sostenuta con Mariangela Melato e Giancarlo Giannini. Due giovani attori teatrali che nel ‘72, sempre per intuito della regista che fu assistente di Fellini e di Garinei e Giovannini, debuttarono facendo subito boom in «Mimì metallurgico» (dopo Travolti, sullo stesso canale, alle 23.10). Una serata in onore della Wertmüller che si battè fino all’ultimo coi recalcitranti produttori per i suoi preferiti — lei Cassadra in scena con Ronconi, lui Romeo con Zeffirelli — intuendo che era il momento di svecchiare la commedia con due caratteri diversi.

«Travolti», uscito nel ‘74, anno ricco di film, incassando oltre un miliardo e 600 milioni, è una solare commedia da yacht al largo della Sardegna che naufraga di colpo con un gommone su un’isola deserta dove la sciura con la erre moscia, padrona «repubblicana» dell’imbarcazione in panne, ha un violento scontro verbale, manesco, ideologico, col suo rude marinaio siciliano comunista «trinariciuto». Sogno d’amore? Nascerà il centro sinistra? Melato al top, formidabile signora snob alla milanese, prendendo ad esempio il genio della Valeri (e Francesco Rosi diceva anche sua moglie), con un Giannini più selvaggio e barbuto che mai che si prende tutte le sue rivincite, arrivando anche a sedurre la padrona e mentre urla lo scontro di classe.

Ma è proprio questo essere un paradosso sopra le righe, un’Isola degli schiavi grottesca, che piace, in un film che mette in ridicolo il boom economico e la sua ignoranza. Famoso l’epiteto con cui Giannini apostrofa la sua signora, «bottana industriale», mentre rimasero a lungo le cicatrici delle vere botte che i due attori erano costretti a darsi sugli scogli. Fu fallimentare, inutile il remake con Madonna e il Giannini jr.
«Travolti da un insolito destino…» di Lina Wertmüller, venerdì 25 agosto, Cine 34, ore 21