“Non esistono contributi volontari delle aziende, quello che esiste è la stella polare che è l’articolo 53 della Costituzione, secondo cui ciascuno è chiamato a contribuire in base alla propria capacità. Stiamo per approvare una legge di bilancio che chiederà sacrifici a tutti”.  Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in un’intervista per il forum ‘Future of Finance: Italy Economic Outlook 2024’ organizzato da Bloomberg. Sacrifici dunque, quelli che tutti saranno chiamati a fare per la prossima manovra di bilancio, e in particolare le imprese. “Verranno tassati i profitti e i ricavi extra e sarà uno sforzo che l’intero Paese deve sostenere ovvero individui, ma anche società piccole, medie e grandi. 

Sulle parole inaspettate del responsabile dell’Economia, la Borsa di Milano di colpo perde terreno: il Ftse Mib cede l’1,5%.Giorgetti ha anche detto che sta pianificando un’ulteriore vendita della quota di Mps entro la fin dell’anno. Il titolo dell’istituto sta cedendo il 2,8%, la peggiore del listino però è Saipem in calo del 5,2% con Stellantis in ribasso del 4,2%. 

Non è una tassa sugli extraprofitti

“Non è corretto parlare di extraprofitti”, ma di “andare a tassare i profitti a chi li ha fatti: è uno sforzo che tutto il sistema paese deve fare” ha aggiunto il ministro dell’Economia. 

“Siamo impegnati in un percorso particolarmente esigente di rientro – ha notato ancora -. Rientreremo sotto il 3%” in termini deficit “nel 2026, mentre altri come la Francia lo faranno nel 2029”. 

“Non soltanto rispettiamo gli obiettivi che ci siamo dati, ma addirittura facciamo meglio. Ritengo che la credibilità sia fondamentale. Questo governo deve dare un messaggio di credibilità e quello che promettiamo lo facciamo”. I dati di finanza pubblica, ha precisato Giorgetti, “per quest’anno andranno meglio di come abbiamo comunicato ai mercati e alla Commissione”, visto che l’obiettivo di deficit del 4,4% «sembrava irrealistico e ora è stato aggiornato al 3,8%, quasi un unicum nel contesto europeo”.

“Continuiamo a ritenere che l’obiettivo dell’1%” di crescita del Pil quest’anno “sia realistico e se non sarà l’1% sarà un dato molto molto prossimo a quel risultato” ha dichiarato ancora Giorgetti, spiegando che è stata fatta la previsione “quando non c’era consenso su questo perché i nostri modelli econometrici, che si sono dimostrati affidabili, dimostravano questa possibilità. Oggi l’andamento conferma queste aspettative” anche se “è chiaro che la situazione internazionale in qualche modo condizionerà l’economia mondiale e del nostro Paese”. In questo contesto, «la manifattura, l’industria non va bene ma è più che compensata dai servizi» e al momento l’Italia fa “meglio di altri” in Europa.

Contributi maggiori dal settore della Difesa dati gli utili superiori

Il comparto della Difesa rientrerà tra quelli che, avendo beneficiato delle condizioni di mercato visto il contesto geopolitico internazionale, sarà chiamato a dare il proprio “contributo” alla Legge di Bilancio e quindi non solo il settore bancario, ha detto Giorgetti. “Non ci sarà più la narrativa come in passato sugli extra-profitti bancari dal momento che in quel momento le banche facevano più profitti. Paradossalmente, oggi l’industria di chi produce armi, con tutte queste guerre va particolarmente bene, e’ una situazione di mercato favorevole che produce utili superiori“, ha detto il ministro che ha concluso: “Sono convinto che alla fine troveremo una situazione equilibrata”.

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