La spesa per la salute pagata di tasca propria dagli italiani vede un’impennata del 10% nel solo 2023 ed, è insieme alle liste d’attesa, la causa che porta 4,5 milioni di persone, in Italia, a rinunciare alle cure. Questi numeri, uniti alle diseguaglianze regionali, alla migrazione sanitaria e ai pronto soccorso affollati “dimostrano che la tenuta del servizio sanitario nazionale è prossima al punto di non ritorno”. Mentre per la spesa sanitaria c’è un gap di 52 miliardi con la media dei paesi dell’Ue. A denunciare una “sanità pubblica in emergenza” è la fondazione Gimbe, ma il ministro della salute che rassicura “nella legge di bilancio ci saranno risorse adeguate per la sanità”. Mentre spetta al Presidente della repubblica Sergio Mattarella sottolineare, ancora una volta, il valore del servizio sanitario come “risorsa preziosa e pilastro essenziale per la tutela del diritto alla salute”. 

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