KOUROU (GUYANA FRANCESE) – “VA262”, cioè Volo Ariane numero 262. Nello spazioporto di Kourou, in Guyana Francese, la scritta campeggia ovunque, dai badge per i visitatori agli edifici principali. Si sta per scrivere il nuovo capitolo di una storia iniziata il 24 dicembre 1979, quella dei lanciatori Ariane. Stavolta l’appuntamento è particolarmente importante: il debutto della nuova versione Ariane 6, il razzo più potente mai costruito dall’Europa.

Lui, il protagonista, è già in attesa di spiccare il volo sulla rampa di lancio, anch’essa nuova di zecca. È stato superato positivamente anche uno degli ultimi e più importanti momenti in cui si fa il punto sui preparativi, cioè la Launch Readiness Review. L’accensione dei motori è in programma martedì, con una finestra di lancio di quattro ore che si aprirà alle ore 20 italiane. La partenza sarà mostrata in diretta su RaiNews24.

Per arrivare sin qui sono serviti moltissimi anni di sviluppo e test. Più del previsto, a dirla tutta, dato che inizialmente il lancio inaugurale era stato pianificato per il 2020. Finalmente però è tutto pronto. Al progetto, coordinato dall’Agenzia Spaziale Europea, hanno preso parte 13 paesi europei, con ArianeGroup come prime contractor industriale e un ruolo importante anche da parte dell’italiana Avio.

La prima missione ha come obiettivo principale testare il lanciatore ma porterà comunque in orbita dei piccoli satelliti e alcuni esperimenti. Ariane 6 partirà nella configurazione con due booster laterali e un’altezza di 56 metri, ma in futuro potrà volare anche con quattro booster laterali e un’ogiva più grande che porterà l’altezza a 62 metri.

Assemblato in orizzontale, è più economico da produrre rispetto alla precedente versione Ariane 5 e più rapido da preparare. Secondo le stime, a regime si potrebbe arrivare a un ritmo di undici lanci all’anno. Sarà in grado di supportare praticamente ogni genere di missione, dal posizionamento di satelliti in orbita terrestre ai lanci verso la Luna, fino ai viaggi delle sonde verso i confini del Sistema Solare.

Fra i primi e più importanti clienti al momento c’è Amazon. Il colosso statunitense ha già prenotato 18 lanci per la sua nuova costellazione satellitare Kuiper, che fornirà connessioni a internet e farà concorrenza a Starlink della SpaceX di Elon Musk.

Per l’Europa, l’entrata in servizio del nuovo lanciatore è di enorme importanza strategica. Ariane 6 è infatti un tassello fondamentale per assicurare al Vecchio Continente la possibilità di accedere allo spazio in modo autonomo, senza dipendere dalla disponibilità e dalle priorità di altri paesi. La questione si è fatta particolarmente sentire proprio a causa dei ritardi accumulati dal programma. Lo scorso anno è andato in pensione il vecchio e glorioso Ariane 5 e, in mancanza di razzi disponibili per partire da Kourou, diverse missioni europee sono state dirottate negli Stati Uniti e hanno volato con SpaceX, che in questo momento è il leader mondiale del settore. Se martedì andrà tutto come previsto, entro la fine dell’anno ci sarà il lancio di un satellite francese. Nel 2025 si effettueranno sei lanci e nel 2026 ne sono previsti altri otto.

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