La preghiera per la pace e per le popolazioni che soffrono per la guerra. Il dito puntato contro i fabbricanti di armi. Il compiacimento per la tregua raggiunta a Gaza. La vicinanza al popolo di Los Angeles, devastata dagli incendi. E anche un nuovo richiamo contro il ricorso a maghi e fattucchiere. Sono alcuni dei punti toccati oggi dal Papa nell’udienza generale.

“Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, non dimentichiamo la Palestina, Israele, il Myanmar. Preghiamo per la pace. La guerra sempre è una sconfitta”, ha detto Francesco, interrotto dall’applauso dei fedeli della Sala Nervi, nel suo consueto appello al termine dell’udienza.

Poi ha continuato: “Ieri ho chiamato, lo faccio tutti i giorni, la parrocchia di Gaza. Erano contenti. Lì dento ci sono 600 persone, parrocchia e collegio. E mi hanno detto, ‘oggi abbiamo mangiate lenticchie con pollo’, una cosa che di questi tempi non erano abituati a fare soltanto, qualche verdura, qualcosa. Erano contenti”.

“Preghiamo per Gaza – ha detto ancora il Pontefice – per la pace lì e per tante altre parti del mondo . La guerra sempre è una sconfitta, non dimenticatevi. La guerra è una sconfitta. E chi guadagna con le guerre? I fabbricanti delle armi. Per favore, preghiamo per la pace”.
 

 

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