“Ho imparato dai miei errori. Vengo dal nulla e ho fatto qualcosa e non ne ho tratto il massimo vantaggio. Mi dispiace”. Il rapper Young Thug si è dichiarato colpevole di coinvolgimento in una banda criminale, droga e armi in un brusco colpo di scena del processo più lungo nella storia dello Stato meridionale della Georgia.
L’artista 33enne, vincitore di un Grammy, nato Jeffery Williams, sarà rilasciato. Potrebbe ritornare in carcere se viola i termini della condanna. Ha anche presentato una dichiarazione di “no contest” per un’altra accusa di appartenere a una banda e un’accusa di associazione a delinquere, decidendo di fatto di non contestare tali accuse, rischiando una pena come se si fosse dichiarato colpevole.
Il rapper era uno dei 28 presunti membri di una gang di strada incriminati nel maggio 2022 per racket e altre accuse. I pubblici ministeri hanno accusato Young Thug di essere il leader di YSL, o Young Slime Life, una parte della gang Bloods, e lo hanno accusato di aver violato le leggi statali sul racket.
I reati alla base dell’accusa di racket includono omicidio, aggressione, furto d’auto, spaccio di droga e furto. Il rapper vincitore di un Grammy si è dichiarato non colpevole delle accuse di racket e di essere il capo di una banda criminale di strada, ma colpevole di altri sei capi d’accusa, tra cui armi da fuoco e droga. Secondo l’Atlanta Journal-Constitution, i pubblici ministeri avrebbero chiesto una condanna a 45 anni, di cui 25 di detenzione e 20 di libertà vigilata.