Come durante nel precedente test a gennaio, la società SpaceX del miliardario Elon Musk ha nuovamente perso il secondo stadio del sua mega-razzo Starship. Lo riferisce l’agenzia di stampa France Presse. “Abbiamo perso il contatto con la navicella”, ha annunciato Dan Huot, un responsabile di SpaceX, durante una trasmissione video. “Era già successo l’ultima volta, quindi abbiamo acquisito una certa esperienza in materia”, ha aggiunto. L’ente regolatore statunitense per l’aviazione, la FAA, ha fatto sapere di aver sospeso di conseguenza alcuni decolli e “rallentato brevemente alcuni aerei” per evitare eventuali collisioni con i detriti. Ha inoltre ordinato a SpaceX di condurre, come già avvenuto a gennaio, un’indagine su questo nuovo incidente. In serata, la società ha confermato su X che il veicolo aveva subito un “disassemblaggio rapido non programmato”. 

Nel corso dell’ultimo volo di prova di metà gennaio, la navicella aveva subito la stessa sorte, provocando una pioggia di detriti incandescenti sopra i Caraibi, con danni materiali minimi alle Isole Turks e Caicos, situate a oltre 2.500 chilometri dal sito di lancio. La Starship si è alzata in volo dal Texas senza problemi poco dopo le 17:30 ora locale (00:30 in Italia). Alcuni minuti dopo il decollo e la separazione dei due stadi, il propulsore battezzato Super Heavy ha iniziato una discesa controllata verso la rampa di lancio, prima di essere afferrato da bracci meccanici installati sulla torre di lancio. Si tratta di una manovra molto complessa, riuscita per la terza volta giovedì tra gli applausi e le grida di gioia dello staff. E’ invece esploso il secondo razzo. Questa ripetizione di test con esplosioni ha suscitato critiche da parte di associazioni ambientaliste, che accusano SpaceX di danneggiare l’ambiente.

 

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