La replica al governo francese arriva in serata, attraverso una nota diffusa da Palazzo Chigi. E apre un nuovo capitolo nelle tensioni tra Roma e Parigi dopo l’incidente diplomatico sull’Ucraina causato da Salvini per gli affondi contro Macron.
“Le affermazioni del primo ministro Bayrou sul dumping fiscale dell’Italia sono totalmente infondate”. La nostra economia, si legge nel comunicato della presidenza del consiglio, è attrattiva e va meglio di altre grazie alla stabilità e alla credibilità del Paese. “Nessuna politica di favore per attrarre aziende europee, anzi, si precisa, l’Italia è penalizzata da anni dai cosiddetti paradisi fiscali europei”. E il messaggio che Giorgia Meloni invia oltralpe è questo: la Francia si unisca a noi per intervenire in sede UE contro gli Stati che applicano un sistematico dumping fiscale, con la compiacenza di alcune capitali europee.
Mentre si riaccendono dunque le polemiche tra i due Paesi, fonti dell’esecutivo, in merito ai retroscena che ipotizzavano una partecipazione della premier alla prossima riunione dei Volenterosi a Parigi, chiariscono che non è in agenda. Di Ucraina la leader del governo parlerà con il presidente polacco nell’incontro di giovedì. E intanto, pur rimanendo scettica sulla volontà di Putin di arrivare alla pace, Meloni resta in stretto contatto con i partner internazionali per costruire garanzie di sicurezza solide e credibili per Kiev, e insiste su un meccanismo di difesa ispirato all’articolo cinque della NATO. Mentre come ribadito nella riunione di giovedì scorso con gli alleati, non è previsto l’invio di soldati italiani sul campo.