“Avevamo vissuto la guerra e noi più giovani spinti dalla carica propulsiva della battaglia appena conclusa, quello di cui ci sentivano depositari era un senso della vita, come qualcosa che può ricominciare da zero”. L’attore Giulio Scarpati dà voce alle parole di alcuni protagonisti della Resistenza italiana in un podcast con cui Montecitorio celebra l‘ottantesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. 

“La Seduta è aperta”: uno speciale online il prossimo 25 aprile e tre appuntamenti nelle settimane precedenti, a cominciare dalla puntata del 7 aprile, per ricordare attraverso contenuti audio, storici originali e inediti, i fatti, le storie, i personaggi e il senso di quel 25 aprile del 1945.

Tra le testimonianze proposte nel primo podcast pubblicato per l’occasione quelle di Giuseppe Saragat e Sandro Pertini, arrestati il 18 ottobre del 1943 e qualche giorno dopo portati nel carcere di Regina Coeli a Roma. In un’intervista del 1978, a Gianni Bisiach, i due protagonisti della Resistenza, che diventeranno poi a distanza di anni, entrambi, presidenti della Repubblica, raccontano la loro detenzione a la fuga drammatica e rocambolesca. Un documento storico che ripercorre le vicissitudini di quei giorni e ne testimonia la rilevanza per la vita e la storia della democrazia italiana.

Così come estremamente significativa è la voce di Nilde Iotti, prima donna presidente della Camera (il 10 aprile ricorre il 105esimo anniversario della nascita), giovane insegnante entrata nelle file della Resistenza, in particolare a difesa delle donne. “Con l’armistizio dell’8 settembre” ricorda la Iotti nella sua testimonianza si pose la questione “per tutti coloro che vivevano in zone occupate dai tedeschi se collaborare con i tedeschi, se tacere – in qualche modo era anche questo collaborare – o se fare qualcosa per liberare il nostro Paese. Io ho scelto di fare qualcosa, poco, ma ho scelto di fare qualcosa e questo è stato il mio modo di conoscere la politica”.

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