Rispetto al 2022, quest’anno sempre più persone vorrebbero cancellare la propria presenza da internet, a dirlo uno studio di NordVpn, condotto in collaborazione con Incogni, azienda specializzata nella rimozione dei dati personali. La percentuale globale è passata dal 30% al 35%, con Stati Uniti e Canada in cima alla lista. In Italia, quasi la metà degli utenti (44% rispetto al 34% del 2022) si sente sfruttata dalle aziende che raccolgono, vendono o semplicemente utilizzano i loro dati a vantaggio di terzi. 

Inoltre, 1 italiano su 4 pensa che qualcuno prima o poi violerà i suoi dispositivi. Inoltre, il 37% degli italiani ritiene che non ci siano ragioni per cui il proprio nome sia online, il 35% semplicemente non si fida di internet, mentre un quarto ha paura di essere manipolato da soggetti di terze parti.

“Il cambiamento nell’atteggiamento delle persone, che cercano sempre più di cancellarsi da internet, evidenzia una tendenza: le persone non accettano più passivamente l’idea che i loro dati debbano rimanere online per sempre. C’è una crescente richiesta di controllo, responsabilizzazione e diritto all’oblio”, afferma Marijus Briedis, cto di NordVpn.

I dati mostrano che quasi la metà della popolazione italiana (46%) vorrebbe cancellare le proprie informazioni finanziarie dal web. Inoltre, un quinto cercherebbe di eliminare i propri vecchi profili su piattaforme di dating o social media, e i momenti imbarazzanti caricati su internet (19%). Tuttavia, il 42% degli italiani ha rivelato di non sapere come fare.

Inoltre, quasi un terzo degli italiani (31%) non vorrebbe che qualcuno venisse a conoscenza delle proprie condizioni mediche (31%) o dei dettagli relativi a incontri e relazioni intime (25%). Sorprendentemente, la metà degli italiani ha dichiarato che non sarebbe interessata a trovare online dettagli su qualcuno che conosce.

“Negli ultimi anni, l’anonimato è passato da essere un lusso a una vera e propria necessità. Le persone vogliono navigare in rete senza essere costantemente tracciate o profilate. In futuro, internet sarà in grado di rispondere a queste crescenti preoccupazioni sulla privacy. La prossima generazione di utenti spingerà sia le aziende tecnologiche che i decisori politici a ripensare radicalmente la gestione dei dati personali online”, aggiunge Briedis.

Anche se questa opzione non esiste ancora, un terzo degli italiani sarebbe disposto a pagare fino a 100 euro per utilizzare internet in modo anonimo in ogni momento. Il 5% pagherebbe addirittura fino a 500 euro.

 

 

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