Dopo la decisione del Tribunale di Roma, è arrivata nel porto di Brindisi la nave Visalli con a bordo i sette migranti, di origine bengalese ed egiziana, che da venerdì scorso si trovavano nel centro di Gjdaer, in Albania. L’ attracco è avvenuto attorno a mezzanotte e mezza. I sette migranti sono stati accompagnati in una struttura per richiedenti asilo.

Fa discutere un commento di Elon Musk su X: “Questi giudici devono andarsene”  ha scritto a proposito della notizia postata da un utente sul social sulla decisione del Tribunale di Roma di sospendere la convalida del trattenimento dei migranti in Albania.

La Russa: Sul caso Albania decida la Corte europea

“Credo che sia un tema oggi molto controverso e credo che alla fine una parola decisiva debba arrivare, c’è stato un ricorso alla Corte europea e può darsi che sia quella la sede giusta per definire quello che secondo me è un problema che sarebbe stato meglio non fosse sorto, ma visto che è sorto in qualche modo dobbiamo definirlo”. Lo ha spiegato il presidente del Senato Ignazio La Russa, a margine di un evento al Palazzo di Giustizia di Milano, rispondendo a una domanda dei cronisti sul nuovo stop dei giudici al trattenimento di migranti in Albania.

Musk (X)

Giudici: I paesi sicuri li stabilisce l’Ue

”Deve evidenziarsi che i criteri per la designazione di uno Stato come Paese di origine sicuro sono stabiliti dal diritto dell’Unione europea. Pertanto, ferme le prerogative del Legislatore nazionale, il giudice ha il dovere di verificare sempre e in concreto, come in qualunque altro settore dell’ordinamento, la corretta applicazione del diritto dell’Unione, che, notoriamente, prevale sulla legge nazionale ove con esso incompatibile, come previsto anche dalla Costituzione italiana”. È quanto scrive Luciana Sangiovanni, presidente della Sezione per i diritti della persona e immigrazione del tribunale civile di Roma, in una nota dopo la sospensione decisa dai giudici dei trattenimenti dei sette migranti.

La sospensione dei giudizi, comunque, “non arresta il decorso del termine di legge di quarantotto ore di efficacia dei trattenimenti disposti dalla Questura”, pertanto i migranti torneranno in Italia. Per un ottavo migrante, anche lui richiedente asilo e risultato vulnerabile, era già stato disposto il rientro in Italia.

Lo scorso 18 ottobre i giudici della sezione specializzata in materia di immigrazione del tribunale di Roma non avevano convalidato i trattenimenti, emessi dalla questura di Roma, per i primi migranti che erano stati portati all’interno del centro di permanenza per il rimpatrio di Gjader. Ordinanza che è stata poi impugnata dal Viminale in Cassazione.

Tajani: alcuni magistrati vogliono imporre la linea al governo

“In una democrazia c’è la tripartizione dei poteri. Quando uno di questi poteri scavalca i propri confini mette in difficoltà la democrazia. Ci sono alcuni magistrati che stanno cercando di imporre la loro linea politica al governo. Questo non è accettabile. Io rispetto tutte le decisioni della magistratura, non faccio polemica e non offendo nessuno, dico soltanto che è una scelta che va contro la tripartizione dei poteri. Non è un magistrato che decide qual è un Paese sicuro perché non lo sa. Perché non si occupa di queste cose. Se il governo che ha gli strumenti per farlo dice che un Paese è sicuro, allora c’è qualcosa che non funziona”. Così il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, commentando la decisione di sospensione.

Salvini: altra sentenza politica, non contro il governo ma contro gli italiani

“Un’altra sentenza politica non contro il governo, ma contro gli italiani e la loro sicurezza. Governo e Parlamento hanno il diritto di reagire per proteggere i cittadini, e lo faranno. Sempre che qualche altro magistrato, nel frattempo, non mi condanni a sei anni di galera per aver difeso i confini…”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.

Il Viminale si costituirà davanti alla Corte di giustizia Ue

Il Viminale, a quanto si apprende, si costituirà di fronte alla Corte di giustizia europea per sostenere le proprie ragioni dopo le decisioni dei giudici del Tribunale di Roma di sospendere la convalida del trattenimento dei 7 migranti.

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