“Le priorità sono la sicurezza sul lavoro e un aumento dei salari, perché questo è un Paese che ha due primati: bassi salari e i più alti infortuni e morti sul lavoro d’Europa. Le due cose stanno assieme. Non investire nel lavoro e nel lavoro di qualità significa impoverire uno degli aspetti principali della vita. Il lavoro deve tornare ad essere la centralità delle politiche pubbliche. Oggi, invece, il lavoro non è considerato, è impoverito, non è la priorità per esempio di questo governo, che si ricorda del lavoro soltanto il giorno prima del Primo Maggio”. Così Luca Stanzione, segretario generale della Cgil Milano, a margine del corteo per la Festa dei Lavoratori, nel capoluogo lombardo da Porta Venezia a piazza della Scala. “Ma si può essere poveri anche con 2.000 euro al mese”, ha aggiunto Stanzione. “In alcune aree del Paese 2.000 euro non bastano, quando hai il 40% del tuo stipendio eroso dal costo della casa, che sia affitto o mutuo. Noi rinnoviamo i contratti nazionali, ma è evidente che non basta. Serve in Italia una legge che stabilisca qual è il minimo salariale. C’è una normativa europea, ma questa maggioranza di governo non ci sente”, ha aggiunto.
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