il film belga (da Oscar) che sfida il bullismo- Corriere.it

0
49
di Paolo Baldini

Nella giornata contro il bullismo, la pellicola della debuttante Laura Wandel, candidata agli Academy Award per un racconto crudo e poetico insieme

Un cortocircuito si crea nella testolina di Nora, 7 anni, impotente di fronte alle violenze fisiche e psicologiche che i compagni di scuola compiono contro il fratello maggiore, Abel. Lo picchiano, lo calunniano, lo chiudono in un bidone delle immondizie. La piccola, sensibile Nora (Maya Vanderbeque) non capisce perch nessuno pu salvare Abel (Gnter Duret). N lei, a cui viene intimato di stare lontano dal ragazzo. N il giovane pap separato e disoccupato che protesta ma ottiene solo scuse irrilevanti. N gli insegnanti, spesso incapaci. O distratti. O, ancora, presi da altri disagi. Le regole, poi, sembrano fatte apposta per facilitare le cattive azioni e pessimi comportamenti. Abel stesso che chiede il silenzio alla sorella. O sar peggio per te. Un mondo crudele e senza giustizia, pensa Nora in una tempesta di ansia, rabbia, malinconia. I bambini ci guardano, ci giudicano. Vivono affetti interrotti, fraintesi. Oltre quella linea sentimentale, c’ il baratro di un’inspiegabile solitudine.

Portando la cinepresa ad altezza bambino, dunque con le figure degli adulti distanti, sfocate o tagliate a met come si sarebbe fatto all’epoca della Nouvelle Vague, Il patto del silenzio – Playground (titolo originale, Un monde) un delicato film belga contro gli abusi sui minori, firmato dalla debuttante Laura Wandel, ideale portabandiera della Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo (7 febbraio), candidato agli Oscar per il Belgio, nei cinema a partire dal 2 marzo con il sostegno delle associazioni del settore. L’universo scolastico di Nora e Abel un inferno, una gabbia, una montagna da scalare. Il cortile, la mensa, le aule, il perimetro della ricreazione, la piscina, i laboratori per le attivit artistiche. Una normalit che esclude il malessere, in realt finge di non vederlo. Tutto bene?, la domanda ricorrente. Ma nessuno aspetta la risposta. La piccola Nora soffre, anche per la separazione dei genitori. Cerca di connettersi con l’amore del padre, che c’ ma non la raggiunge. Va a scoprire un universo sconosciuto. Si affaccia a una nuova fase della sua vita e scopre l’ostilit che la circonda e l’impossibilit di difendersi.

Il racconto crudo e poetico insieme. Ha un’asciutta colleganza di stile e di carattere con l’ottimo Close di Lukas Dhont. Wandel non tenta la lezione sociologica. Sceglie il racconto in soggettiva, naturalistico. Osserva e narra. Privilegia la dinamica delle emozioni, dandosi la missione di ribaltare i luoghi comuni: i bambini non sono necessariamente angeli, puri, innocenti. Reagiscono alle avversit con strumenti acerbi, aumentando il tormento. Mentre il bullismo, di cui tutti parlano, un fenomeno (sottovalutato) che ha radici profonde nella famiglia e nella societ. Nora ride poco, ha sempre la testa altrove. Il turbine in cui si trova ne alimenta il coraggio. Maya Vanderbeque un’interprete sensibile, spontanea, commovente.

IL PATTO DEL SILENZIO – PLAYGROUND
di Laura Wandel
(Belgio, 2021, durata 72’)


con Maya Vanderbeque, Gnter Duret, Lena Girard Voss, Simon Caudry, Thao Maerten
Giudizio: *** su 5

Nelle sale dal 2 marzo

6 febbraio 2023 (modifica il 6 febbraio 2023 | 12:10)

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here