In bilico tra la vita e la morte ma con la forza di filmare se stesso nel momento più drammatico della sua esistenza. Massimo Sestini sa di essere un miracolato, ecco le immagini del suo salvataggio quando è ancora intrappolato nelle acque ghiacciate del lago di Lavarone. “Voglio ringraziare il team dei subacquei della Guardia costiera che mi hanno salvato la vita grazie alla loro eccezionale preparazione”. 

Tra loro c’era Giuseppe Simeone: “L’abbiamo riportato in superficie. Sono riuscito a fare le compressioni toraciche. Ho insistito. Massimo non c’era più. Alla trentesima compressione invece Massimo è tornato fra noi”. Massimo è vivo si sente bene rifiuta di andare in ospedale. I soccorritori lo convincono in ospedale rischia di morire per una crisi polmonare, ma lui ce la fa: “Sono già tornato sul campo”, dice, “ eccomi qua di fatto. Io sono un fotografo la mia identità è quella di raccontare con la mia macchina fotografica quello che vedo da prospettive inaccessibili, completamente diverse da quelle più abituali”.

Pronto per altri scoop ineguagliabili, per altri click impossibili per molti. Una delle sue foto dall’alto è una corrispondenza con il suo scatto più celebre: “Quella del barcone di migranti ripresa da un elicottero della Marina militare e il mio incidente, questa incredibile assonanza: tanti migranti morti nell’annegamento e io salvato all’ultimo stadio dall’annegamento, su questa cosa dovrò riflettere molto”.

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