I dazi Usa non spingeranno l’inflazione. E’ quanto stima il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta, intervenuto oggi al 31mo congresso della ASSIOM FOREX, l’associazione degli operatori dei mercati finanziari,  che si tiene a Torino. Secondo Panetta, l’effetto netto dei dazi sull’inflazione sarebbe perciò contenuto, se non leggermente negativo. “Anche un aumento dei dazi statunitensi sulle esportazioni europee non avrebbe presumibilmente effetti significativi sull’inflazione. I dazi potrebbero generare pressioni al rialzo legate a un deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro e a eventuali misure di ritorsione da parte della Ue”, rileva il governatore della Banca d’Italia sottolineando che “tuttavia, questi effetti verrebbero compensati da un rallentamento dell’economia globale e dal dirottamento verso i mercati europei delle merci cinesi colpite da dazi elevati”. 

“Secondo le nostre stime, se i dazi annunciati in fase pre-elettorale fossero attuati e accompagnati da misure di ritorsione, la crescita del PIL globale si ridurrebbe di 1,5 punti percentuali. Per l’economia statunitense l’impatto supererebbe i 2 punti. Per l’area dell’euro le conseguenze sarebbero più contenute, intorno a mezzo punto percentuale, con effetti maggiori per Germania e Italia, data la rilevanza dei loro scambi con gli Stati Uniti10. Nella fase iniziale questi impatti negativi potrebbero essere amplificati dall’aumento dell’incertezza sulle politiche commerciali, già evidente nelle ultime settimane”,  ha detto il governatore della banca d’Italia, Fabio Panetta.   “L’imposizione di dazi elevati da parte degli Stati Uniti potrebbe spingere gli esportatori cinesi a cercare nuovi mercati per compensare il calo delle vendite sul mercato americano. In tale scenario, le imprese italiane ed europee si troverebbero esposte a crescenti pressioni competitive da parte delle aziende cinesi, la cui specializzazione settoriale è sempre più simile a quella europea”, conclude.

Per Panetta tra i settori che in Europa sono più in sofferenza c’è quello manifatturiero che “continua a perdere quote di mercato a favore dei produttori cinesi. “Questa tendenza, in atto da anni” ha detto Panetta, ”è accentuata nel settore dell’auto, che rappresenta uno dei pilastri dell’industria europea. In prospettiva, le difficoltà dell’industria automobilistica potrebbero avere conseguenze gravi anche su altri settori”. La debolezza della crescita in Europa e in Italia “non è un destino ineluttabile. Per superarla occorre la consapevolezza che una risposta europea comune può permetterci di affrontare con successo le difficoltà attuali”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento al 31esimo congresso Assiom Forex. “La Bussola per la competitività, il programma della Commissione europea per la legislatura, individua correttamente tre obiettivi: innovazione, decarbonizzazione e autonomia strategica. Per raggiungerli – ha detto – e per costruire un’economia capace di crescere e competere saranno necessarie risorse ingenti, superiori a quelle del bilancio comunitario. Occorreranno investimenti comuni, nell’ambito di un patto europeo per la produttività, finanziati anche con l’emissione regolare di titoli da parte della UE. 

L’Italia, ha proseguito Panetta “ha dimostrato di saper reagire alle crisi, e non può accontentarsi di una crescita modesta. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è una leva straordinaria per gli investimenti e le riforme. Va attuato con determinazione ed efficacia. Il risanamento dei conti pubblici, la produttività e l’innovazione sono le priorità per garantire stabilità e sviluppo”. “L’Europa e l’Italia hanno un sistema produttivo d’eccellenza, nonostante le difficoltà contingenti; possono contare su un capitale umano ampio e diffuso e talenti straordinari; dispongono di risorse finanziarie in abbondanza, pronte a sostenere nuovi investimenti e a finanziare la crescita. Possono costruire il proprio futuro con scelte coraggiose, visione e unità d’intenti. Si tratta ora, e non è compito facile, di agire, con lucidità e ambizione, per un’economia più forte, competitiva e inclusiva”.

Nel suo intervento il governatore della Banca d’Italia ha poi toccato il tema della cybersicurezza, evidenziando che le minacce e gli attacchi cibernetici al mondo finanziario e bancario sono in crescita .  “I rischi informatici sono aggravati dalla concentrazione di alcuni servizi nelle mani di pochi operatori globali” ha affermato. Intensificata l’ azione su questo fronte ma, secondo Panetta,  è essenziale  “che gli operatori potenzino i sistemi informativi e le misure di prevenzione. Allo stesso tempo, i consumatori devono adottare comportamenti prudenti e consapevoli”.   Per il governatore “l’aumento della velocità delle transazioni finanziarie accresce i rischi” e “rende più difficile intervenire tempestivamente in caso di incidenti, attacchi informatici o frodi”.

Per sciogliere i ‘nodi dell’economia italiana, quali la bassa produttività, l’elevato debito pubblico e le inefficienze dell’azione pubblica “è essenziale l’attuazione del PNRR con le riforme collegate, e del Piano strutturale di bilancio a medio termine elaborato dal Governo” ha detto Fabio Panetta. Il Governatore ha sottolineato che “la gestione prudente dei conti pubblici sta già dando frutti, con una riduzione del differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e tedeschi. Proseguire su questa strada – ha aggiunto – può favorire un miglioramento dei rating del debito sovrano, ancora sui bassi livelli di quindici anni fa, quando i titoli italiani furono declassati a seguito della crisi finanziaria e della crisi del debito nell’area dell’euro”.

Fabio Panetta parla a Torino al Congresso ASSIOM FOREX (Ansa)

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