La differenza è tra micro e nano plastiche. Tutto sta nella dimensione. “E come se i pesci mangiassero una pasticca che viene poi espulsa e materiali così piccoli capaci di arrivare e restare nel corpo”. In occasione dei campionati italiani di fotografia e video subacqueo, organizzati dalla Fipsas ad Ischia esperti e fotografi si sono dati appuntamento per approfondire il tema a caccia di un impossibile punto di equilibrio. “C’è ancora troppa plastica che naviga nel nostro mare – spiega Alberto Gentile, Consigliere federale Fipsas – e questo non possiamo permettercelo. Ma rispetto al passato la situazione è decisamente migliorata”. Gli fa eco Antonio Terlizzi, Direttore del dipartimento Ecologia della Stazione Zoologica Anton Dohrn: “Nano plastiche e micro plastiche, qui il sta il nocciolo della questione. Ed è proprio sull’inquinamento di questo tipo che dobbiamo lavorare molto, con una forza maggiore”.

Condividere.
Exit mobile version