Nella cultura anglosassone la settimana di vacanza primaverile è detta “spring break” e ha origini accademiche per permettere agli studenti di prendersi una pausa. In Francia è più famosa la settimana bianca di metà marzo e in Giappone la festa di primavera cade tra fine marzo e inizio aprile quando termina l’anno scolastico. 

In Italia non esiste questa tradizione, ma la vicinanza tra Festa della Liberazione e Festa dei Lavoratori offre talvolta l’opportunità per un break e per quest’anno, dove festività come il 2 giugno e l’8 dicembre sono assorbite dai weekend, l’attesa per il cosiddetto “mega-ponte” del 25 aprile è tanta.

Secondo una ricerca effettuata da grandi catene alberghiere, tra le mete più richieste, oltre alle destinazioni principali del turismo internazionale e alle città d’arte, gli italiani hanno espresso preferenza per  Sicilia, Veneto e Riviera Ligure.

Se lo scorso anno furono 17 milioni gli italiani che partirono tra 25 aprile e 1° maggio, in queste settimane sono sempre di più i viaggiatori che hanno già prenotato, mentre altri aspettano di avere qualche notizia in più dalle informazioni metereologiche dopo una Pasqua che, almeno in metà Penisola, ha offerto un’atmosfera autunnale

Rispetto al 2023, infatti, i numeri di prenotazioni confermano una crescita diffusa, con un +14% rispetto all’anno precedente sulle richieste di soggiorno da parte delle coppie e un +27% sulle prenotazioni di famiglie e piccoli gruppi.

La gran parte dei viaggiatori rimarrà in Italia e, come da tradizione, tra le mete più richieste ci sono le città d’arte. Ovviamente immancabili: Roma, Venezia e Firenze, mentre si registra un forte interesse anche per Siena. Al Sud piacciono Napoli e Lecce, mentre tra le regioni spiccano quelle di mare come Sicilia, Liguria e Riviera Romagnola. Non va, però, sottovalutata un’importante tendenza che si sta sviluppando sempre di più, cioè il desiderio di evitare il fenomeno dell’overtourism e scegliere località magari meno note e non prese d’assalto, che, però, nascondono piccoli tesori da scoprire. Un esempio è proprio in Sicilia con città come Acireale, Ragusa, Marsala. Chi, invece, spera di trovare un po’ di fresco guarda ai laghi e all’Alto Adige

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