L’Ucraina si sta “difendendo da oltre due anni da una aggressione, quella della Russia di Putin, scellerata e criminale, che viola i principi del diritto internazionale e riporta in Europa l’orrore del conflitto militare” e “di fondo sembra esserci un tentativo di cancellare l’identità culturale ucraina, di annientare i segni di una Nazione, che ha dimostrato, con il coraggio e la determinazione di voler scegliere autonomamente il proprio futuro. Non possiamo permetterlo. Dobbiamo continuare ad essere al fianco del popolo ucraino in difesa della sua sovranità”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, aprendo il G7 Cultura a Napoli.

Nel suo intervento il ministro sottolinea l’importanza della cultura: “L’Italia crede che, soprattutto in questa epoca, la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile. Per questo la Presidenza Italiana ha voluto ospitare un G7 Cultura, dopo sette anni dalla prima e unica edizione, a Firenze nel 2017″. E proteggere la cultura diventa un imperativo per proteggere l’identità culturale: “La democrazia, lo stato di diritto, il rispetto della libertà di espressione e del pluralismo”  sono le questioni “più urgenti che si trovano ad affrontare le nostre istituzioni culturali per trovare insieme delle risposte condivise, partendo dai valori e dai principi che ci uniscono” ma “ci confronteremo innanzitutto sul tema della difesa delle nostre identità culturali. La cultura è l’anima di una nazione, incarna la sua identità, storia, i valori della sua comunità, è uno dei beni più preziosi che un popolo abbia ed è un imperativo proteggerla dalle minacce del nostro tempo”.

Giuli parla anche della lotta al traffico illecito di beni culturali “un mercato sempre fiorente, spesso gestito da vere e proprie organizzazioni criminali, che stupra il patrimonio culturale di ogni Nazione. Infine affronteremo un’altra minaccia ai beni culturali che sta assumendo sempre più i caratteri di una vera emergenza: il cambiamento climatico e i disastri naturali, che espongono il patrimonio culturale al rischio di degradamento o distruzione”. 

 

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