Il governo del generale Haftar nell’est della Libia ha respinto al suo arrivo a Bengasi una delegazione di ministri europei, tra cui Piantedosi. Della spedizione facevano parte anche il commissario Ue alle Migrazioni e i ministri degli Interni di Grecia e Malta. La delegazione aveva incontrato a Tripoli il governo d’unità nazionale sostenuto dall’Onu. Le autorità dell’est parlano di “mancato rispetto delle procedure di ingresso”: ai ministri è stato notificato l’obbligo di lasciare il territorio quali “persone non grate”.

Nella nota, firmata da Osama Saad Hammad, autoproclamato “primo ministro del governo libico” – dal momento che l’Onu riconosce  solo l’esecutivo di Tripoli – si denuncia una “flagrante violazione  delle norme diplomatiche stabilite e delle convenzioni internazionali” da parte della delegazione europea nel “disprezzo della sovranità  nazionale libica”.        Le autorità libiche, prosegue la nota, ribadiscono quindi il loro  “urgente appello” a “diplomatici, membri di missioni internazionali,  organizzazioni governative e non governative di rispettare la  sovranità libica aderendo strettamente alla legge libica, alle  convenzioni internazionali e alle norme che regolano le visite  diplomatiche”.

 

Alla luce di ciò, la visita prevista dei Ministri dell’Interno della Repubblica Italiana, della Grecia e di Malta, nonché del Commissario europeo per la migrazione e del team a loro accompagnato, “è stata annullata”. Tale decisione è stata presa dopo l’arrivo della delegazione all’aeroporto internazionale di Benina a Bengasi, e i quattro sono stati informati della necessità di lasciare immediatamente il territorio libico “in quanto non graditi”. Il Governo libico, nel duro comunicato, “ribadisce ancora una volta a tutti i diplomatici, membri delle missioni internazionali e delle organizzazioni governative e non governative l’importanza del rispetto della sovranità dello Stato libico, impegnandosi a rispettare pienamente le leggi libiche, le convenzioni e gli accordi internazionali che regolano le visite diplomatiche. Ogni interazione con il Governo libico deve avvenire secondo quanto previsto da tali accordi e norme”. La nota è firmata Osama Saad Hamad, presidente del Governo libico di Bengasi, che però non controlla la regione di Tripoli, governata invece da Dabaiba.

 

 

Tajani: parlerò col ministro appena possibile

“Parlerò con il ministro Piantedosi appena possibile”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a proposito di quanto avvenuto al titolare degli Interni in Libia.Le autorità della Libia orientale hanno ordinato di lasciare il Paese alla delegazione composta da Piantedosi, dai colleghi di Grecia e Malta e dal commissario Europeo per gli Affari interni e la Migrazione Magnus Brunner.Afe

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