Il ministro Piantedosi tra la tutela delle divise e il fenomeno immigrazione

“Molto spesso i poliziotti sono le prime vittime di manifestazioni, di violenze che vengono messe in campo. Gli esiti sono dei veri e propri bollettini di guerra e credo che  dovrebbero suggerire un po’ a tutti di guardare soprattutto alla  responsabilità di chi mette in azione queste violenze piuttosto che  alla responsabilità presunta delle istituzioni dello Stato”. Così il  ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a Cinque Minuti su Rai 1,  tornando sulla partita di basket fra Virtus Bologna e Maccabi Tel Aviv e sulle parole del sindaco Matteo Lepore che aveva parlato di una  “gestione dell’ordine pubblico sconsiderata”. I violenti, prosegue il ministro, “in tutta Italia sono poche  migliaia, è una minoranza rumorosa. Sicuramente noi non possiamo  confondere queste persone con la grande partecipazione che talvolta  alcune manifestazioni registrano, però è una minoranza rumorosa fatta  di gruppi antagonisti: ce l’hanno contro tutto e tutti e quindi non  perdono occasione per mettere in azione violenze nei confronti delle  forze di polizia, prima di tutto, e lo fanno in tutta Italia”.

Sul tema dei migranti, “l’importante è  cercare di governare il fenomeno, soprattutto quello irregolare: è un fenomeno complesso, legato a fenomeni epocali, squilibri demografici  ed economici. L’importante è fare in modo che si trasformino sempre  più i flussi irregolari in flussi regolari. Ed è quello che stiamo facendo: abbiamo stabilizzato quest’anno una riduzione degli ingressi  irregolari e siamo il governo che, più di qualsiasi altro in  precedenza, ha messo a disposizione quote di ingresso regolari per  quelle che sono le esigenze della nostra economia”.

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