“Mi è appena arrivato il messaggio che l’Aia”, l’Autorizzazione integrata ambientale, per l’ex Ilva di Taranto “è stata rilasciata pochi minuti fa. Taranto continuerà, lo stabilimento è salvo. La siderurgia italiana è salva, l’industria italiana può ancora avere l’acciaio” annuncia il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo al Congresso della Cisl.

Poco prima, nel corso del suo intervento, il ministro aveva spiegato che si tratta di “un’Aia provvisoria, ponte, prima che ci venga approvato dai Comuni il piano di decarbonizzazione. Stiamo aspettando. Abbiamo dato loro il tempo di consultare il Consiglio comunale, non possiamo imporre la nave rigassificatrice. Nel frattempo incombe la sentenza del Tribunale di Milano che, senza un’Aia, chiuderebbe l’impianto. Con una ricaduta esplosiva, non solo a Taranto ma anche per le imprese del Nord”. Per il ministro si tratta di una assunzione di responsabilità su una autorizzazione che “consenta di evitare il collasso sociale”.

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