“Sono venuto qui da lei per ringraziarla per la sua testimonianza e per rendere omaggio al popolo martire della pazzia del populismo nazista. E con sincerità le ripeto le parole che ho pronunciato dal cuore allo Yad Vashem e che ripeto davanti a ogni persona che come lei ha sofferto tanto a causa di questo: Perdono, Signore, a nome dell’umanità”. Sono le parole con cui il Pontefice si è rivolto a Edith Bruck nel salutarla. Si è intrattenuta con lei per circa un’ora per poi far ritorno in Vaticano. Il direttore dell’Osservatore Romano, Andrea Monda, ha accompagnato il Pontefice nella toccante visita alla poetessa sopravvissuta ad Auschwitz.

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