Il Premier thailandese propone scioglimento del parlamento

Il primo ministro thailandese Anutin Charnvirakul ha presentato una richiesta di approvazione reale per lo scioglimento del Parlamento, aprendo la strada a elezioni anticipate che si terranno probabilmente a febbraio.
“Riconsegnerò il potere al popolo thailandese”, ha scritto Anutin sul suo account ufficiale Facebook. 

Poco dopo, l’account ufficiale del governo su X ha confermato l’invio della richiesta al Palazzo reale, precisando che, se approvata, le elezioni dovranno svolgersi entro 45-60 giorni, e comunque non oltre l’8 febbraio 2026.
La Costituzione prevede infatti che, una volta sciolta la Camera dei rappresentanti, il voto generale debba essere convocato entro tale arco temporale. La consultazione dovrebbe quindi tenersi prima del previsto: al momento del suo insediamento, lo scorso settembre, Anutin aveva promesso di sciogliere il Parlamento entro quattro mesi, lasciando intendere un voto a fine marzo.
Lo scioglimento anticipato rientra nell’accordo siglato con il Partito del Popolo, principale forza di opposizione, che in cambio aveva sostenuto Anutin nella votazione parlamentare per l’elezione del nuovo premier.

Negli ultimi giorni il governo è stato però duramente criticato per la gestione dell’alluvione che ha devastato la città meridionale di Hat Yai, nella provincia di Songkhla, causando 145 vittime. L’opposizione aveva ventilato la possibilità di presentare una mozione di sfiducia nella nuova sessione parlamentare che si apre venerdì. La decisione arriva inoltre in un momento delicato, segnato dalla ripresa dei combattimenti con la Cambogia lungo il confine conteso, dove negli ultimi giorni i due Paesi hanno scambiato colpi d’artiglieria. La Thailandia ha tenuto le precedenti elezioni generali nel maggio 2023
 

 

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