C’è un silenzio spettrale per le strade delle Pacific Palisades. Di queste ville nel quartiere di lusso tra Santa Monica e l’oceano Pacifico ora restano in piedi solo i camini. Sul posto anche l’italiana Ambra Di Tonno, che qui vive da oltre trent’anni: “Ci sono i soccorsi di fronte stanno lavorando sulla scuola, qua è tutto un ground zero”.
Quei roghi, divampati martedì mattina, in 4 giorni hanno divorato un territorio grande quanto San Francisco. Distrutti centinaia di edifici, 150.000 gli evacuati. In un post la voce di Sharon Stone che porta abiti e coperte da donare agli sfollati in questo negozio di Beverly Hills trasformato in centro raccolta e invita tutti a fare altrettanto: “insieme possiamo fare la differenza”.
La macchina della solidarietà si è attivata ma non è finita, diversi focolai restano attivi nell’area di Los Angeles, tra le polemiche per i ritardi e la guardia nazionale messa in campo contro i saccheggi. E lontano dalla ricchezza di Hollywood, nei sobborghi di Altadena, abitati da neri e latini, la rabbia di chi come Alita si sente abbandonato: “Mentre fuggivamo dalle nostre case in fiamme qui non c’era nessuno ad aiutarci”.