L’inchiesta urbanistica di Milano ha scosso il Comune, coinvolgendo 74 indagati, tra cui il sindaco Beppe Sala, l’assessore Giancarlo Tancredi e l’imprenditore Manfredi Catella. Le indagini, condotte dalla Procura da circa due anni, si concentrano su presunti abusi edilizi e corruzione nella gestione urbanistica, definita un “sistema” di favori e pressioni tra funzionari, progettisti e costruttori.

Gli illeciti riguardano principalmente la costruzione di grandi palazzi, come le Park Towers o il “Pirellino”, qualificati come semplici ristrutturazioni per usare la Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) invece del necessario permesso di costruire, aggirando così norme urbanistiche e piani attuativi. Ciò ha permesso interventi su volumetrie, altezze e destinazioni d’uso non consentite, con vantaggi economici per i privati e danni al Comune, come mancati oneri di urbanizzazione (es. 5,5 milioni per Bosconavigli). L’inchiesta ha bloccato oltre 150 cantieri, lasciando 1.600 famiglie che avevano acquistato gli immobili in attesa.

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