È stata individuata da pochissimi giorni e la sua scoperta non è ancora stata ufficializzata, ma ha già mandato in fibrillazione la comunità di astronomi e astrofili di mezzo mondo: è la nuova cometa A11bP7I, che si preannuncia come la più spettacolare per lo meno dai tempi della famosa Lovejoy che illuminò i cieli nel Natale 2011.
Uno scenario entusiasmante che si sovrappone al momento di migliore visibilità di un’altra cometa, la C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas, che sta già ammaliando i curiosi del cielo all’alba, ma che dal 9 ottobre potrebbe mostrarsi spettacolare al tramonto, anche a occhio nudo.
Scovata da uno dei telescopi della survey Atlas alle Hawaii, la nuova cometa è stata temporaneamente denominata A11bP7I, in attesa della designazione ufficiale da parte del Minor Planet Center.
“Sin da subito si è intuito che l’orbita di A11bP7I poteva renderla una cometa speciale, di quelle spericolate che passano radenti al Sole, tanto da distruggersi il più delle volte”, spiega l’astrofisico Gianluca Masi, che l’ha osservata il 29 e il 30 settembre attraverso uno degli strumenti robotici del Virtual Telescope Project installati a Manciano (Grosseto), sotto il cielo più libero da inquinamento luminoso dell’Italia peninsulare.
Come la cometa Lovejoy, anche A11bP7I appartiene dunque alla famiglia delle comete radenti di Kreutz (Kreutz sungrazers), nate dalla frammentazione di una cometa progenitrice avvenuta circa un millennio fa.
“Di tanto in tanto, qualcuna di queste comete dà luogo a un’apparizione assolutamente spettacolare: in pratica, molte delle cosiddette Grandi Comete sono membri di questa famiglia. Basti ricordare la C/1967 Y1 Ikeya-Seki, che nel 1967 diventò visibile in pieno giorno”.
Attualmente A11bP7I si trova nella costellazione dell’Idra ed è visibile poco prima dell’alba bassa a sud-est, ma solo attraverso telescopi di buone dimensioni. Nei pochi giorni trascorsi dalla scoperta, la sua luminosità sta regolarmente aumentando. I dati preliminari consentono ad oggi di valutare la cometa come più significativa della C/2011 W3 Lovejoy e che passerà al perielio il prossimo 28 di ottobre.
“La cometa privilegerà l’emisfero australe, almeno fino al perielio”, ricorda Masi. “Qualora il nucleo sopravvivesse al giro di boa attorno al Sole del 28 ottobre, sarà il turno dell’emisfero nord per vederla al meglio, nel cielo dell’alba”.