A muovere i mercati al ribasso sono soprattutto le preoccupazioni per una possibile recessione economica all’orizzonte, a partire dagli Stati Uniti e dalla Cina, dopo i dati deludenti della manifattura e, a sorpresa, anche dei servizi.
Milano a metà mattina cede circa lo 0,5%, Francoforte, Londra, Parigi e Madrid registrano cali tra lo 0,6 e lo 0,8%.
A Piazza Affari tra le migliori c’è Saipem, che sale dell’1,5% e rimbalza dal -7% di ieri. Tra le peggiori invece c’è St Microelectronics, che perde il 2%, in linea con il crollo registrato a Wall Street dai titoli tecnologici, con il comparto dei chip per l’intelligenza artificiale che a luglio ha registrato un calo nelle vendite dell’11%. E il titolo simbolo del settore, Nvidia, che ha bruciato in un giorno 280 miliardi di capitalizzazione. Sulle pratiche concorrenziali dell’azienda, inoltre, l’Antitrust americana ha avviato un’indagine.
Sono negativi anche i future della borsa di New York.
Ancora in discesa le quotazioni del petrolio, con il Brent europeo scambiato a 73,8 dollari al barile.