Tanta commozione a Torsby per i funerali di Sven Goran Eriksson. Alla cerimonia funebre nella chiesa di Fryksandeo, riservata a duecento persone tra familiari e amici, c’erano membri della famiglia reale svedese e tanto mondo del calcio: da David Beckham, uno dei calciatori simbolo dell’Inghilterra allenata dal tecnico tra il 2001 e il 2006, a Roy Hodgson fino ai rappresentanti di diversi suoi ex club. Presente anche una delegazione della Lazio.

Seicento persone hanno assistito alle esequie per le vie del paesino in cui è cresciuto il grande allenatore svedese, morto il 26 agosto all’età di 76 anni, otto mesi dopo aver annunciato la diagnosi di un male incurabile. Un ultimo saluto addolcito da tanta musica come da desiderio dello stesso Eriksson.

La bara era ricoperta di fiori bianchi e circondata da sei candele e altre corone di fiori. “È un giorno di dolore ma anche di gratitudine”, ha detto Ingela Alvskog che ha officiato la funzione religiosa. Poi la processione con il feretro preceduto da una banda musicale.

Le ultime parole Eriksson le ha affidate al Telegraph, una riflessione sulla vita e un invito a crederci sempre fino in fondo, pubblicata proprio alla vigilia delle esequie. “Vorrei che la gente mi ricordasse come un buon allenatore che ha cercato di fare del suo meglio. Spero che abbiano apprezzato il fatto che io sia stato il loro tecnico. Il mio messaggio a tutti è: non arrendetevi. Non mollare mai. È un messaggio per la vita, la vita c’è sempre e sempre va celebrata“.

Una celebrazione della vita che Eriksson ha voluto infondere anche alla sua cerimonia funebre caratterizzata dalla presenza di tanta musica. Voleva un funerale “felice” ha detto la figlia Lina “con tanta musica, umorismo e festeggiamenti. Voleva una festa”. 

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