Stefania Proietti, sindaca di Assisi, è la candidata presidente della Regione Umbria per il centrosinistra, cioè Partito democratico, Movimento 5 stelle, Sinistra e Verdi, Socialisti e movimenti cattolici civici, che insieme formano Un patto avanti, più Italia viva e Azione. Sarà lei a sfidare la governatrice uscente Donatella Tesei, leghista, ricandidata dal centrodestra.
In serata Proietti ha annunciato la sua decisione di accettare la candidatura che le è stata proposta all’unanimità dallo schieramento, in pratica lo stesso che ha sostenuto la candidatura vincente di Vittoria Ferdinandi come sindaca di Perugia. Per Proietti sono scesi in campo anche i vertici nazionali di Partito democratico, Movimento 5 stelle e Sinistra italiana.
In Umbria la data delle elezioni regionali non è stata ancora fissata ma se ne sta valutando una tra metà novembre e l’inizio di dicembre. In autunno si dovrà votare anche in Liguria e in Emilia Romagna. In Liguria il voto è stato provvisoriamente fissato per il 27 e il 28 ottobre, in Emilia-Romagna per il 17 e il 18 novembre.
Nei giorni scorsi, Raffaele Nevi, parlamentare e portavoce nazionale di Forza Italia, ha detto che il partito è “notoriamente a favore dell’election day”. “Penso – ha spiegato – che lo condividano tutte le forze della maggioranza di centrodestra e ora attenderemo le determinazioni del Governo. Ad inizio settembre ci sarà la decisione finale”.
In Emilia-Romagna Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno subito deciso di convergere su Elena Ugolini, ex sottosegretaria all’Istruzione nel governo tecnico di Mario Monti tra il 2011 e il 2013, da sempre vicina al movimento di Comunione e Liberazione, in un’elezione che la vede partire sfavorita rispetto al candidato di centrosinistra, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale, vicino al presidente uscente Bonaccini.
In Liguria il centrosinistra sembra intenzionato a proporre un candidato presidente Andrea Orlando, deputato spezzino del PD, più volte ministro. La sua designazione non è ancora certa, ma al momento sembra l’opzione più probabile.
Nel centrodestra, ancora tramortito dallo scandalo che ha coinvolto il governator uscente Toti è subito tramontata l’opzione Rixi, sottosegretario leghista alle Infrastrutture e al momento non sembra esserci ancora alcuna convergenza su un nome spendibile.
Il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti (Ansa)