“Ho agito da solo senza nessun mandante, con una bomboletta spray e un accendino”. Ha confessato, dopo un interrogatorio durato qualche ora, sotto le domande della polizia e del sostituto procuratore di turno della procura di Roma, Alessandro M., 24 anni fermato dalla polizia a Ostia dopo gli incendi divampati nei lidi balneari. Il giovane, senza fissa dimora e con problemi di tossicodipendenza, è stato portato in carcere dagli investigatori della squadra mobile della questura di Roma e del X distretto Lido. 

La polizia lo ha fermato mentre si allontanava di corsa dopo l’ultimo rogo che aveva appiccato nello stabilimento Mami. Il ragazzo, secondo la sua confessione avrebbe quindi agito perché affetto da piromania e le fiamme che ha appiccato nulla avrebbero a che fare con la sentenza emessa ieri dal Consiglio di Stato con cui è stata annullata la sospensiva concessa dal Tar ai 31 stabilimenti per i bandi che partiranno dal prossimo primo maggio.

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