Inchiesta per corruzione, Romano al palazzo di Giustizia: “Canea contro me”

“Sono stato trattato malissimo, ma ci sta. Io vi chiedo il rispetto per il giudice che dovrà prendere delle decisioni importanti. Dico solo: avete visto la canea che si è abbattuta nei miei confronti? Ovviamente il magistrato fa il suo lavoro, questa è una legge che consente ovviamente il disvelamento di alcuni fatti e ancora stento a capire l’episodio che mi viene contestato; lo chiariremo col giudice, ma quello che è avvenuto sui social, quello che è avvenuto nei giornali che mi riguarda, mettendo insieme un pot-pourri che non mi riguarda ovviamente”. Lo ha detto il parlamentare di Noi Moderati, Saverio Romano, poco prima di entrare al palazzo di giustizia per l’interrogatorio di garanzia davanti al gip, nell’ambito dell’inchiesta che lo vede indagato con altri 17, tra cui l’ex presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, per i quali sono stati chiesti gli arresti domiciliari. I reati contestati a vario titolo sono associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione. 

 

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