L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi è stato sentito stamani in Procura a Milano come persona informata sui fatti, nell’ambito dell’inchiesta “Doppia curva” che ha portato all’azzeramento dei vertici delle tifoserie dei due club milanesi.

Inzaghi, non indagato, è stato sentito dalla Squadra Mobile sulla telefonata del 26 maggio 2023 tra lui e Marco Ferdico, uno degli arrestati, agli atti dell’indagine che ha sconvolto il mondo delle curve milanesi. L’allenatore si sarebbe impegnato a intercedere per far avere più biglietti agli ultras in vista della finale di Champions League tra Inter e Manchester City, disputata a Istanbul il 10 giugno 2023.

Nella misura cautelare viene spiegato che “Inzaghi era già al corrente di una problematica tra la società e la curva nord”. Il mister dice a Ferdico: “Allora Marco io ti dico ehhh… leggo il messaggio che la curva non canta a una finale… io mi sono imbestialito… nel senso… non con voi… con la società… c’erano lì… chi sai tu della società… ho detto… mancano 4 ore… cercate di sistemare sta roba perché non esiste… perché la Fiorentina è 22 anni che non fa una finale e arrivano 33.000 indiavolati… i nostri sono arrivati 35.000 indiavolati… nonostante la quinta finale… c’è questo casino… vedete di risolverlo…”. 

L’ultrà “dal canto suo ha confermato, vista la situazione di stallo sulla vicenda biglietti, di aver attuato uno ‘sciopero del tifo’ in occasione della finale di Coppa Italia”. “Allora la situazione è questa…noi al quindicesimo abbiamo deciso di cantare per il bene dell’Inter… tu pensa mister che noi dovevamo fare un tempo di sciopero…no quindici… sono salito sulla balaustra e ho fatto cantare al quindicesimo…ho discusso anche con qualcuno del mio direttivo”.

Ferdico “ha esplicitamente chiesto a Inzaghi di intervenire con la società, o meglio direttamente con Marotta, al fine di ottenere ulteriori 200 biglietti” con queste parole: “Te la faccio breve Mister… ci hanno dato 1.000 biglietti… noi ci siamo fatti due conti… ne abbiamo bisogno 200 in più per esser tranquilli… ma non per fare bagarinaggio mister… arriviamo a 1200 biglietti? Questa è la mia richiesta”. 

Così, si legge sempre nell’ordinanza, avrebbe ottenuto “la promessa di Inzaghi di intercedere con i vertici societari”

“Parlo con Ferri con Zanetti con Marotta… – le parole dell’allenatore – parlo con quelli… poi ti faccio sapere qualcosa… gli dico… che ho parlato con te e che tanto avevi già parlato con Ferri e Zanetti… Marco io mi… mi attivo e ti dico cosa mi dicono… chiaramente io”. E Ferdico precisa che “è il direttore Marotta… bisogna parlare con lui perché ha l’ultima parola, tutto qua”.

L’inchiesta

Lo scorso 30 settembre oltre 19 misure cautelari, tra carcere (16) e domiciliari (3), sono state firmate dal gip Domenico Santoro, e più di 40 ultras delle curve di Milan e Inter sono stati destinatari di perquisizioni nell’inchiesta di Polizia e Gdf, coordinata dalla Procura di Milano guidata da Marcello Viola. 

Indagine che ha smantellato i business illeciti degli ultrà, contestando l’associazione per delinquere, in un caso aggravata dal metodo mafioso, e le infiltrazioni della ‘ndrangheta nei traffici, oltre ad estorsioni e pestaggi. Si legge nell’ordinanza da 530 pagine.

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