“Speriamo che se qualcuno ha sbagliato ne paghi le conseguenze – ha commentato Filippo Borsellino, portavoce del Comitato, parlando con i cronisti – perché finora gli unici che stanno pagando le conseguenze siamo noi famiglie. La nostra situazione è la stessa di un anno fa, con mutui già accesi e prestiti fatti, la situazione rimane bloccata. Per ora le famiglie sono le uniche vittime di questa situazione, non credo sia tollerabile”.   “Non abbiamo la presunzione di superare la legge, di imporci sulla legge – ha aggiunto -. È giusto che la procura faccia il suo lavoro, ma è anche giusto che le centinaia di famiglie di Milano vengano tutelate”.   

Gli esponenti del comitato hanno tagliato, ironicamente, una torta per ‘festeggiare’ l’anno di sospensione. Più volte hanno chiesto alla politica di trovare una soluzione che inizialmente poteva arrivare dalla legge Salva Milano che poi è stata bloccata dopo l’arresto di un ex funzionario del Comune.   “L’idea di oggi era chiedere un tavolo con tutti i soggetti coinvolti sia a livello istituzionale che di tecnici del settore- ha spiegato ancora Borsellino – Capiamo se ci sono ancora i presupposti”.   

La stima del Comitato è che in questa situazione di bloccosiano 4500 nuclei familiari.

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