Giornata di lutto a Roma: nella Basilica dei Santi Pietro e Paolo all’Eur, gremita di amici e familiari, la Capitale ha dato l’ultimo saluto a Beatrice Bellucci, la ventenne morta una settimana fa in un incidente stradale su via Cristoforo Colombo (la sua auto è stata travolta da una Bmv che andava a forte velocità). Un applauso commosso ha accolto il feretro bianco, seguito dal grido della madre Teresa: “Amore mio, tutta Roma è qui per te”. Dolore e rabbia hanno attraversato la celebrazione, officiata da monsignor Giulio Albanese, che nell’omelia ha mandato un messaggio chiaro ai presenti, rivolto sia alle istituzioni sia al mondo civile: “Ci vuole rispetto per la legalità quando si va in macchina, in questa città il codice della strada troppo spesso non viene rispettato”. Presente anche il sindaco Gualtieri.
beatrice ed andrea bellucci Instagram (Instagram)
Quindi l’appello alla politica e a ogni cittadino: “Come credenti e anche come cittadini, siamo chiamati a dare il buon esempio, a rispettare la legalità quando si va in macchina o in motorino. La vita è sacra. Affermiamo il primato della prevenzione, questa è una responsabilità di tutti. Nessuno può e potrà dire: io non c’entro”. Poi il ricordo di Beatrice: “Aveva un cuore capace di vedere il bene, sorridere alla vita e vivere in armonia. Chiediamo al Signore di trasformare in impegno questo dolore, per far sì che tragedie come queste non si ripetano più”.
Al termine della funzione, le parole commosse del papà Andrea: “Ti ringrazierò sempre per i tuoi vent’anni, belli, pieni di luce, come il sole che è uscito oggi. Venendo qui abbiamo sentito Unica di Venditti, perché eri veramente unica”. Molti i giovani, dai compagni di studi a quelli della squadra di volley. E, davanti alla bara bianca, la lettera scandita da una delle sue più care amiche: “È difficile trovare le parole per salutarti. Mi tornano in mente le nostre serate a ballare quando mi dicevi Divertiamoci perché la vita è una”.
Intanto prosegue l’inchiesta sull’incidente. I filmati di oltre venti telecamere potrebbero chiarire se l’auto guidata dal 22enne Andrea Girimonte, indagato per omicidio stradale, stesse gareggiando con un altro mezzo. La sua Bmw, lanciata a velocità elevata, avrebbe speronato la Mini sulla quale viaggiavano Beatrice e un’amica, poi finita contro un albero. Gli agenti hanno ascoltato anche il conducente di una terza vettura. Silvia, l’amica in macchina con la vittima nel momento dell’impatto, è ancora ricoverata all’ospedale San Camillo, in terapia intensiva e in prognosi riservata, anche se vigile ed in grado di relazionarsi con i sanitari ed i famigliari.
La Procura ha disposto una perizia cinematica per ricostruire la dinamica dell’incidente e risalire anche alla velocità cui andavano le vetture coinvolte.
