La sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi, gli imprenditori René Benko, Heinz Peter Hager e Paolo Signoretti, l’ex senatore ed ex sindaco di Dro Vittorio Fravezzi, 4 professionisti e un dirigente comunale sono agli arresti domiciliari perché coinvolti in un’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Trento. I carabinieri del Ros e i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria hanno effettuato 100 perquisizioni nei confronti di altre persone sottoposte a indagine, società ed enti pubblici territoriali nelle province di Trento, Bolzano, Brescia, Milano, Pavia, Roma e Verona, nonché all’estero, attraverso i canali di cooperazione giudiziaria internazionale.

Il provvedimento, emesso dal gip di Trento su richiesta della Dda della procura, è scaturito da una complessa attività investigativa di polizia giudiziaria e tributaria, svolta da carabinieri e Guardia di finanza, nella tutela della legalità e dell’integrità della pubblica amministrazione. Le indagini hanno ipotizzato l’esistenza di una sorta di gruppo affaristico in grado di influenzare e controllare le principali iniziative della pubblica amministrazione, soprattutto nel settore della speculazione edilizia in Trentino Alto Adige.

Gli imprenditori coinvolti si sarebbero resi disponibili a finanziare le campagne elettorali di amministratori pubblici, ottenendo poi agevolazioni, procedure semplificate e concessioni per iniziative immobiliari. Le accuse contestate vanno dall’associazione per delinquere alla turbativa d’asta, dal finanziamento illecito ai partiti, traffico di influenze illecite, dalla truffa all’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, oltre a diversi reati contro la pubblica amministrazione tra cui corruzione, induzione indebita, rivelazione di segreti d’ufficio e omissione di atti d’ufficio, nonché violazioni delle norme tributarie legate all’emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Le indagini coinvolgono 77 persone fisiche, tra cui 11 amministratori pubblici, 20 dirigenti e funzionari di enti locali e società partecipate, membri delle forze dell’ordine, professionisti e imprenditori. Il gip ha condiviso la contestazione dell’utilizzo del metodo mafioso per il reato di associazione per delinquere ipotizzato dalla procura della Repubblica.

Tra i destinatari del provvedimento di arresto c’è anche René Benko. È un imprenditore austriaco nel settore immobiliare, dei media e del commercio al dettaglio. È fondatore di Signa Holding GmbH, il più grande conglomerato immobiliare privato dell’Austria, attivo anche su larga scala in Germania e Nord Italia.

L’avvocato Norbert Wess, legale di Renè Benko ha comunicato: “Nessun mandato d’arresto europeo sarà eseguito contro il signor Benko che continuerà come prima a cooperare pienamente con tutte le autorità nazionali e internazionali ed è fiducioso che qualsiasi accusa contro di lui sarà errata“. Secondo l’avvocato di Benko, l’imprenditore austriaco si è presentato alla direzione della polizia di Innsbruck a seguito dell’ordine di arresto spiccato dalla Dda di Trento.

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