Istigazione al suicidio: questa è l’ipotesi di reato del fascicolo a carico di ignoti aperto dalla procura di Enna sulla morte della quindicenne che il 5 novembre, intorno a mezzogiorno, si è impiccata nella sua casa. Gli inquirenti stanno passando al setaccio il contenuto di chat, memoria e social del telefono e computer della ragazza. A scoprire il corpo della ragazza, che era uscita in anticipo da scuola, intorno alle 13.30 di ieri, sarebbe stata la madre di rientro dal lavoro. La famiglia si era trasferita da poco dal Nord Italia. Da quanto si apprende la giovane avrebbe avuto un litigio a scuola con altri ragazzi. Gli inquirenti stanno battendo ogni pista, dal bullismo fino a un eventuale episodio di revenge porn. Sarà decisiva l’analisi del telefono per comprendere le cause del suicidio.

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