Influenza, Europa nella morsa della super-variante K. Stagione precoce e intensa

La campagna vaccinale antinfluenzale e anti-Covid procede con risultati incoraggianti, ma non è il momento di rallentare, l’ultimo dato disponibile (sistema di sorveglianza RespiVirNet) ci dice infatti che sono circa 700.000 gli italiani finiti a letto a causa di virus respiratori, con un totale dall’inizio della sorveglianza di circa 4 milioni di casi”. A parlare è Tommasa Maio, responsabile nazionale Area Vaccini della Fimmg, che oltre a commentare i dati su influenza e Covid segnala anche un potenziale campanello d’allarme: “Sempre il sistema di sorveglianza ci dice che nel flusso ospedaliero (quindi i pazienti piu’ gravi), i più colpiti per SARS-CoV-2 e influenza sono nella fascia di eta’ over 65”. 

La super-variante K

Nelle ultime settimane c’è attenzione alla variante K del ceppo H3N2 che si sta dimostrando molto insidiosa e diffusiva. Maio, sottolinea però che la fiducia nelle vaccinazioni sta risalendo e che molte persone si stanno proteggendo prima e più dello scorso anno, soprattutto tra fragili e soggetti a rischio. Nonostante in molte regioni le coperture stiano facendo toccare punte record rispetto agli anni precedenti, restano margini importanti di miglioramento: tra gli over 65 la copertura è ancora distante dagli obiettivi raccomandati, e l’invito è a intensificare gli sforzi prima del picco stagionale. 

Influenza e Covid

L’attenzione deve restare alta perchè influenza e Covid continuano a rappresentare un rischio concreto per anziani, fragili e pazienti cronici. Il Covid circola ancora, spesso sottostimato per l’uso dei test fai-da-te, e la co-circolazione dei virus respiratori aumenta la probabilita’ di complicanze e co-infezioni. Vaccinarsi contro influenza e Covid significa ridurre ricoveri evitabili, proteggere i familiari piu’ vulnerabili e alleggerire la pressione sui servizi sanitari nei mesi piu’ critici.

Vaccinazione strumento di protezione indispensabile

Maio evidenzia il ruolo decisivo dei medici di famiglia, in prima linea non solo negli ambulatori ma anche a domicilio per i pazienti fragili, e capaci di convincere chi esita grazie al rapporto fiduciario costruito nel tempo. L’appello ai cittadini, in particolare anziani, fragili, cronici, donne in gravidanza e caregiver, l’invito è a “vaccinarsi ora: farlo prima del picco riduce i rischi durante le settimane più esposte, anche nel periodo delle feste”. 

La Federazione dei medici di medicina generale richiama inoltre le differenze territoriali: la campagna non procede ovunque alla stessa velocità e nelle aree più indietro occorre rafforzare logistica, disponibilità e comunicazione, per evitare che intere fasce di popolazione restino scoperte. 

Infine, la Fimmg ricorda che non esiste un termine per la campagna, così da permettere anche a chi non si è ancora vaccinato di farlo nei prossimi giorni o nelle settimane successive. “Abbiamo fatto molta strada – conclude Maio – ma dobbiamo continuare insieme, medici e cittadini, per non perdere il vantaggio guadagnato e attraversare l’inverno in maggiore sicurezza”. 

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